

P R O B L E M I
DEL LAVORO
RISULTATO DEL T CONGRESSO NAZIONALE
D I O R I E N T AME N T O P R O F E S S I O N A L E
Il I Congresso Nazionale di Orientamento Profes
sionale tenutosi a Torino dall' 11 al 14 settembre 11. s.
per iniziativa del Centro di Orientamento Professio
nale del Comune, radunò tutti gli psicologi italiani,
numerosi esperti stranieri, medici, pedagogisti, stu
diosi dei problemi del diritto e del lavoro, allo scopo
di definire e organizzare anche 111 Italia il campo, i
principi, i metodi e la legislazione concernente l'orien
tamento professionale. Con questo termine si è con
venuto di indicare l’aiuto dato ai ragazzi nelle scuole,
ai giovinetti ed agli adulti nel lavoro per la scelta di
una professione adeguata alle attitudini, ai gusti per
sonali e alle possibilità del mercato. Si comprende
da questa definizione che l'opera dell onentamento
deve essere duratura, accompagnando l'uomo nella
Mia vita, come 1111 servizio sivialc, utile al tempo
stesso all'individuo ed alla società. Si comprende anche
come questa tunzione non possa essere il monopolio
di una classi* di professionisti, insegnanti, medici, psi
cologi, tecnici del lavoro, lavoratori s c ia li; ma debba
essere piuttosto il frutto di una stretta collaborazione
tra queste varie categorie, dando dt mano 111 mano
il peso maggiore a quel giudizio che nel caso parti
colare risulti di maggior importanza.
I
relatori della prima giornata che dovevano discu
tere il tema se l’orientamento si debba compiere nella
Muoia e 111 quali modi c 111 quale età. vennero alla
conclusione che il compito della scuola comprende
anche una funzione oricntatncc, in quanto l’insegnante
si rende conto non soltanto delle capacità di rendi
mento scolastico e della condotta di scuola, ma delle
attitudini c delle tendenze, del temperamento, del
carattere degli alunni, il che può servire a consigliarli
nella scelta
u
... riera. A questo debbono concor
rere anche i genitori. L’orientamento nella scuola non
esclude l’orientamento fuori della scuola, per mezzo
di appositi centri dove collaborino psicologo, medico,
specialista di problemi del lavoro, ecc. Qu i potranno
venire presi in esame i casi dei disoccupati, mutilati,
invalidi al lavoro, ecc.
Nella seconda giornata si presero in esame alcuni
esempi di legislazione straniera, onde discutere quale
modello potesse meglio servire per proposte italiane
da adeguarsi comunque sempre alle caratteristiche ed
alle necessità del paese. Venne esaminata la legislazione
americana, che varia da stato a stato, ma che è in
complesso organizzata nel senso di considerare l’orien
tamento come un servizio privato e libero, tanto per
gli adolescenti che per gli adulti. Il Governo federale
si limita a controllare e a dare aiuti economici per
quella parte a cui non possono provvedere i singoli
stati. Esso ha per conto suo soltanto un servizio di
orientamento professionale destinato ai funzionari
dello Stato e un altro destinato ai veterani. Oltre alla
legislazione americana si parlò di quella inglese e di
quella della Nuova Zelanda.
La legislazione inglese considera l’orientamento
come un servizio sociale a cui tutti i cittadini hanno
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