

CINEMA
Con il mese di settembre si apre la nuova stagione
cinematografica 194X-49. L’inizia il film
II fantasma
e la signor,1 Muir
di Joseph Mankiewicz: un'azione che
dovrebbe essere rabbrividente ed invece si svolge 111
un clima suggestivo in cui l’irreale e la realtà si fon
dono 111 una toccante melodia sentimentale.
L’originalità della vicenda, più che ndl'amorc im
possibile che unisce una donna allo spirito di un uomo
morto, risiede nell’alto significato umano e nella
profonda poesia che da quest’azione scaturisce: il
sentimento che lega la signora Muir al fantasma è.
infatti.
V id i,il.
il sogno che vive in ognuno di noi e
per il quale noi viviamo; così quand’ella scrive il
romanzo che le darà la notorietà, non è il fantasma
che glielo detta, ma il suo spirito; e l’inconscia passione,
essenzialmente femminile, che non trovando possi
bilità di concretazione 111 un fantasma, la spinge nelle
braccia di un uomo, è il desiderio d’amore che vive
in ogni natura umana; è l’istintiva ricerca del fantasma
amico, quando la delusione e la sofferenza appaiono
sul cammino della donna, è l’inconscio bisogno di
ritrovare la nostra giovinezza innocente e le nostre
illusioni allorché la vita ci infligge 1 suoi duri colpi:
giovinezza, innocenza ed illusioni che non si ritrovano
più, così come la signora Muir non ha più trovato
il suo fantasma. Fantasma che ritornerà a prenderla
per mano solo al momento supremo della morte
quando 1 nostri sogni e i nostri ideali ci saranno un’altra
volta vicini in una rinnovata eterna giovinezza.
Realizzato in un’atmosfera di alta ptx'sia e di signi
ficativa umanità e splendidamente interpretato da
Cìenc Ticmey — intelligente c sensibilissima attrice —
II fantasma e la signora Muir
è indubbiamente uno tra
1 migliori film che appariranno sugli schermi italiani
III questa nuova stagione.
* * *
Un’altra ottima interpretazione è quella di Clark
Cable e Joan Crawford nel film
L'isola del Diavolo
di Borzage.
Realizzato con mano sicura e con grande ricchezza
di mezzi, la vicenda narra l’evasione di un gruppo di
forzati attraverso la giungla.
L’interesse viene, però, spostato presto dall’avvcn-
tura 111 se stessa al fatto psicologico, attraverso gli stati
d amino e le reazioni dei vari fuggiaschi alle diverse
circostanze 111 cui vengono a trovarsi. Vi contribuisce
111 larga misura un misterioso personaggio che, pre
sente sempre 111 ogni momento ed in ogni luogo,
riesce a poco a poco a frugare nelle coscienze abbrutite
dei forzati e farne rifulgere — come solitari gioielli —
il rimorso il sacrificio e l’anelito alla redenzione: zone
di luce nascoste anche negli animi più incalliti e nelle
coscienze più sorde e che, a seconda delle singole
credenze, possono chiamarsi d’origine divina o di
umanità profonda.
Un ’intenzione alta e impegnativa, comunque, il
cui mento 11011 diminuisce anche se, non sempre, il
ritmo del film è consono alle esigenze psicologiche
della vicenda.
* * *
Un buon film c anche
II bacio della morte,
un fat
taccio di cronaca che Henry Hathaway racconta con
1111 mirabile senso del drammatico e con un verismo
ambientale dei più felici. Storia di vendette e di ricatti
in cui un gangster, arrestato come il capo di una banda,
per riacquistare la libertà e con essa la possibilità di
vendicarsi dei suoi complici che gli hanno portato
via la sua parte di bottino, si fa informatore della
polizia raccontando il delitto di un compagno di cella.
La vendetta di questi che si attarda e minaccia non
solo il delatore, ma anche la sua famiglia in seno alla
quale egli spera di nfarsi una vita, diventa via via
incubo, ossessione, angoscia ed e la parte migliore
del film che s’arricchisce di scene d’1111 ritmo incal
zante e serrato a cui non sono estranee sfumature
poetiche ed umane altamente suggestive.
Mirabile l’interpretazione di Victor Mature, attore
d: grande sensibilità, affiancato da Brian Don lev v e
Coleen Cìray.
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