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vano nominati individui dalla niente piccola, ambi­

ziosa, assetata di titoli, onorificenze, ligi e striscianti

sempre, che, come un qualunque volgare tacchino

solo sapevano tare la ruota sull’aia accademica. Sic­

come poi le disgrazie non giungono mai sole, cosi, da

Roma, arrivavano per pacco postale ignoti individui,

coll’incarico di occupare qualsiasi cattedra di insegna­

mento, anche non conoscendone la materia; un pae­

sista, per esempio, doveva tar tinta di insegnare la

figura, anche se di essa 11011 fosse lontano parente, e

cosi via 111 simili assurdità del genere.

Pure, se l’

On.le

Ministro competente lo volesse,

potrebbe sanare il mal avvenuto, ascoltando anche un

po’ la voce deH’esperienza ed aver la cortesia di me­

ditare su quanto I10 l’onore di sottoporre:

1 - Che le Commissioni incaricate a formulare

programmi e ordinamenti non siano composte da

letterati e critici, ma da tecnici provati per sapere e

per esperienza di insegnamento.

2 - Che le nomine di dette Commissioni siano

il risultato di 1111 voto dei singoli Consigli Accademici.

3 - Che la carica di Presidente di ogni singolo

Istituto sia emanazione del voto dei Consigli stessi.

4 - Che nel più breve tempo possibile siano abo­

lite tutte le nomine avvenute nei famosi venti anni

per i cosidetti « meriti eminenti ».

5 - Che vengano indetti nuovi concorsi, e da

persone degne e competenti giudicati.

Solo così si potrà rifabbricare 1111 tempio duraturo,

incominciando già sin d’ora a rimettere con rassegna­

zione, pazienza e volontà, pietra su pietra.

Ed ora è sui monumenti pubblici che devo trat­

tare. malgrado che il tema sia delicati' e possa scom­

bussolare anche la Storia.

Che cosa vuole significare 1111 monumento cittadino ?

Dovrebbe essere il riconoscimento di gratitudine

ed ammirazione che 1111 Popolo tributa ad 1111 indi­

viduo che per nobili e geniali opere, ha lasciato traccia

benefica di sè; ma il Popolo tu sempre chiamato a giu­

dizio in questi riconoscimenti ? o non furono le solite

cricche interessate. 1 soliti comitati ad agire magari

in nome del Popolo ? e tu sempre benefica l'opera dei

monumentati ;

I

bronzi. 1 marmi che ricordano l’ Uomo della

Scienza, delle Lettere, dell'Arte, e con essi 1 grandi

pionieri di qualsiasi vera libertà, certo non entrano

in quello scombussolamento del quale ho accennato,

perchè, questi ultimi, hanno saputo anche versare il

loro sangue per riconquistare una libertà perduta o

per conquistarne una che mancava; ma, accanto a

certi micidiali arnesi di guerra, vediamo effigiati indi­

vidui che hanno tatto versare sangue di Popolo, contro

sua volontà, solo per sostenere troni, rubare terre

altrui, dimenticando il motto: «campa onesto in

casa tua ».

Se poi qualcuno asserisse che molte libertà vennero

concesse da sovrani, si può anche rispondere che dette

libertà vennero concesse a torza, per manifeste eru­

zioni di Popolo, pur di consei vare una sedia dorata

vacillante, per poi strozzarle magari alla prima occa­

sione, cioè a passato pericoli' — e quando, per esempio,

io vedo un tale responsabile, attorniato da nostri sol­

dati di tutte le divise, volentieri metterei al suo posto

una povera e santa Madre d Italia, genuflessa e pian­

gente tra tutti 1 suoi poveri Figli dai volti spettrali,

come se I ala della Morte li sfiori e sostituirei alla

scritta sotto il monumentato, quella di « Mai più

guerre ».

Certi' questo 11110 modo di pensare non sarà con­

diviso da quei balordi genitori che ai loro figli donano

pugnali, sj ’

stole perchè si divertano, come non

sarà condivisa da quelle non invidiabili intelligenze

che sanno strappare un manifesto pacifista, solo perchè

segnato 111 calce da 1111 partito che non è il loro!

Per dimostrare poi che il tema potrebbe scombus­

solare anche la Storia, voglio portare a conoscenza

di chi non sa. una lettera che Camillo Bensì' conte

di Cavour, scrisse al marchese di Villamarina: « È ve­

ramente una cosa strana che questo demonio riesca a

sottrarsi alle ricerche di tutte le polizie d’ Europa.

Spero però che cadrà nelle nostre inani un giorno o

I altro, e che giungeremo a togliergli la facoltà di

nuocere ai suoi simili e specialmente all'infelice Patna.

Io attendo dal governo francese l’agente capace di ar­

restare Mazzini; se vi riesce, può contare sopra una

bella ricompensa perchè, credetelo pure, noi deside­

riamo ardentemente liberare il Piemonte, l’ Italia e

l'Europa intera da questo infame cospiratore che è

divenuto 1111 vero capi' di assassini. Se noi lo prendiamo,

sarà, spero, condannato a morte e verrà impiccato

sulla piazza dell’ Acquasola ».

Dunque il monumento a Giuseppe Mazzini deve

restare!

Venendo poi, per ultimo, a rispondere sul tema

«Critica d’ Artc», riconosco chc essa è una delle tante

odierne autorità, riconosco che quando è richiesta è

generalmente benevola, ma che. se non desiderata, sa

pungere, in un primo tempo, come la zanzara; se non

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