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girare per qualche tempo come turbinose giostre,

l a ragazzina del film in parola (Shirlev Tempie) è.

intatti, una di queste donnine iti erba che s'innamora

di un pittore alquanto scapestrato, con grande scan­

dalo della morigerata sorella (Mima Lov) — un digni­

toso ed austero giudice 111 sottana — la quale, per vin­

cere questa passioncella, escogita un trucco psicologico

per distruggerla: obbligato con un ricatto il pittore

(C'ary Grant) ad assecondare la ragazzina, ella spera

intatti che il contatto continuo con l’oggetto dei

propri sogni taccia a poco a poco rinsavire la sorellina

pazzerelli. Cosa che effettivamente avviene non prima,

però, che il treddo magistrato in gonnella s’innamori

a sua volta dello scapestrato pittore e che tutto tinisca,

cosi, m un bel matrimonio dei due.

R icco di episodi gustosi e di « macchiette » diver­

tentissime. I

euro ili primavera

ha anche il pregio

di una recitazione impeccabile che contribuisce,

nella massima parte, alla riuscita del film.

★ * *

Su mi piano di minore importanza sono invece

G io vam i traviata

di Decolli,

L i t i gemelli

di Whclan

e

Jassy, la zingara

di Knowles: tutti e tre degni di nota

più che altro per la recitazione.

Nel pruno.

Gioventù traviata,

l’interesse dell’azione

può, intatti, attribuirsi quasi esclusivamente alla bra­

vura del povero Ramni, di una pateticità ed un’inci­

sività veramente eccezionali nella parte di un valente

avvocato che il tradimento della moglie ha portato

al pùi completo stacelo morale. Beone e fanfarone,

egli passa intatti le sue giornate nell’ozio più torpido

e nulla, ormai, sembra possa ancora accendere una

scintilla in quel relitto umano. Un giorno, però, viene

commesso 1111 delitto del quale viene incolpato il pro­

messo sposo della figlia dell’avvocato; convinto del­

l'innocenza di costui, il cuore incallito del vecchio si

sveglia e con esso anche la sua antica bravura di pena­

lista che lo riporta all’azione fino a quando il colpe­

vole non viene da lui scoperto e l’innocente è salvo.

* * *

Anche il secondo film succitato.

Letti

gemelli,

può

dirsi che si regge quasi esclusivamente sull’interpre-

tazione. Attori come George Brent. |oan Bennet e

Mischa Auer possono, intatti, da soli, rendere accetta­

bili vicende anche più convenzionali di quella raccon­

tata 111 questo film : una farsa matrimoniale che s’imzia

*

con un broncio reciproco e termina, com e naturale,

nella più rosea atmosfera d’amore.

* * *

Jassy. la zingara

ha invece, oltre l’ottima interpre­

tazione di Margaret Lockwood, Patricia Roc, Dennis

Price e Dcrnot Walsh. anche una sua particolare im­

ponenza basata, soprattutto — come sempre avviene

in ogni film inglese — sul tono preciso e dignitoso

col quale la vicenda è narrata. Una vicenda da romanzo

d’appendice a base di uccisioni, disonestà e nequizie

di un crudele signorotto il quale sarà alla fine giusta­

mente punito dalla stessa figlia di colui ch’égli ha ucciso.

Malgrado il suo tono melodrammatico, il film è

comunque riuscito a salvarsi dalla convenzionalità, pur

senza raggiungere mai la « trovata * ed il « nuovo ».

* * *

Un ’altra pellicola che non riesce ad evadere dal

convenzionalumc, malgrado la famosa bravura del

regist

-li attori, è

Karetiina,

il terzo film

tratto dal grande romanzo tolstoiano, realizzato da

Duvivier neH’interprctazionc di V ivid i Lcigh. La va­

lente attrice inglese non è, infatti, riuscita a raggiun­

gere l’altezza del personaggio, cosicché la vicenda si

è ben presto persa nel pùi lacrimoso tono melodram­

matico. Oltre aH interpretazione fredda e sfocata della

Leigh, ha contribuito 111 larga misura alia caduta del

film l’arbitraria realizzazione che. invece del dramma

originale, ha portato sullo schermo, più che altro, una

pallida traccia di esso, ll solo Richardson, nel perso­

naggio di Karcnin, ha infatti avuto qualche momento

buono: troppo poco per farci accettare il film c farci

dimenticare la splendida realizzazione dataci da Holly­

wood molti anni or sono, nella mirabile interpreta­

zione di Greta Garbo.

* * *

E, per finire.

Dt speraJos

di Vidor, il solito imman­

cabile « Western » con spari, botte e cavalcate a profu­

sione ed il solito giovane onesto in lotta contro 1

bricconi e le malefatte.

Oltre all’ottima recitazione di Glcnn Ford, Claire

Trevor e Randolph Scott, il film si regge su alcuni

episodi suggestivamente inquadrati e su diversi « ester­

ni • di eccezionale bellezza, ll che è già qualche cosa

per un film, qualunque su il genere di essi'».

C 1 A U D IN A CASASSA

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