

ha oggi aperta dinanzi a sì-: quella della rassegnazione
e della povertà.
Fra i molti film di De Siea.
Ladri di biciclette
è.
H'iiza dubbio, tra 1 migliori: si sente intatti m esso una
sincerità di intendimenti, una scrupolosità ed una com
mozione che più che in ogni altro film riescono a
raggiungere subito il cuore del pubblico.
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Non secondo a
Ladri di biciclette
è anche l'ultimo
film di Castellani,
Sotto il sole di Roma
che, presentato
alla Mostra di Venezia ha riscosso ampi consensi di
critica.
Aneli esso, come quello di De Sica, ta leva sulla
sincerità e sulla commozione; si rivolge alla gioventù
di qucst'ultimi anni narrandone gli smarrimenti, le
inconsapevoli colpe e le pericolose tentazioni con
un'intuizione delle più telici: ambiente, caratteri, epi
sodi sono, intatti, scrutati fin nel protondo e portati
sullo schermo con una naturalezza che ta onore tanto
al regista quanto agli interpreti, quasi tutti occasionali.
Pervaso di una comicità tresca e lieve a cui s unisce
una commozione sincera, il film è anche, pur nella
sua crudezza, una parola di speranza: è, intatti, la loro
stessa giovinezza
esso dice — che salverà questa
gioventù travagliata, perche sulle anime m boccio il
male ed il vizio passano quasi sempre senza lasciare
altra traccia che un’ utile esperienza.
* * *
Fifa e arena,
realizzato da Mattoli su un soggetto
di Steno e Marchesi è anch’esso uno dei migliori film
del mese, per quanto di carattere completamente
opposto a quell»' dei due sucitati.
La vicenda che parodia — come dice lo stesso
titolo — quell’altra taniosa del romanzo di Blasco
Ibancz, è intatti una vera e propria tarsa clic si serve
di tutti i mezzi abituali a questo genere di spettacolo
per promuovere risate su risate. Il soggetto stesso, che
narra le disavventure di un povero farmacista napo
letano il quale, dopo infiniti intrighi e malintesi finisce
— senza aver quasi mai visto un toro — su un arena
spagnola nelle vesti di un famoso • toreador • è già
di per se- stesso una divertente caricatura di questo
spagnolissimo sport: con l'aggiunta dell'irresistibile
cd inesauribile Totò, il film non poteva, infatti, che
raggiungere le più alte vette del comico. Al fianco
di Totò, le brillanti Isa Barzizza. la Mangini e la Don-
dini attorniate da altri valenti attori conno.
* * *
Ottimo più che altro per la grandiosità della messa
in scena è. invece.
Il cavaliere misterioso
di R . Freda,
un ennesimo film su Casanova con donne a profu
sione. naturalmente, e conquiste su conquiste da parte-
dei Dongiovanni. Unica variante: un Casanova quasi
indifferente ai richiami di Venere che corre, si agita
e si dà gran pena solo per ricuperare una lettera com
promettente e- dalla quale dipende la vita di suo fratello.
Un Casanova donchisciottesco, insomma, che dopo
infinite peripezie di genere quasi poliziesco, riesce ad
ottenere quanto desidera per mezzo, naturalmente, di
una bella donna innamorata.
Un soggetto alquanto convenzionale, ma che sta
« in pie-di * perchè assai bene inquadrato in un ambiente
scttc'cente-sco dei più telici.
Interpreti: Vittorio (ìasmann. Maria Mercader,
Fili Parvo, Antonio C'enta, Yvonne Sanson e Gianna
Maria Canale.
* * *
Meno riuscito di tutti è. invece, il t'Im
Fuga in
Francia
di Mario Soldati che racconta le vicende di un
gerarca fascista il quale, per sfuggire alla punizione che-
io attende, cerca di riparare in Francia subito dopo la
liberazione. Un seguito di peripezie, di uccisioni e
ferimenti che lasciano alquanto freddo il pubblico,
soprattutto per il tono falso con il quale sono raccon
tate. Notevole qualche * esterno » e l'interpretazione
di Pietro Germi — il regista — che nel personaggio
di un lavoratore ligure ha dimostrato di avere anche-
buona stoffa di attore.
Altri interpreti sono: Folco Lulh. Rosi Mirafie>n,
Marco Vercclloni, Giovanni Dutour e-d il piccolo
Enrico Olivieri.
* * *
Tra 1 film di produzione straniera 11011 molti —
purtroppo — possono dirsi riusciti. Uno solo, tra
quelli proiettati nel mese di novembre sugli schermi
torme-si, può intatti essere considerato ottimo sotto
tutti 1 rapporti, cd è I
’ento di primavera
di J . Reis.
Spiritoso, pieno di grazia e di piccante, il film narra,
infatti, con arguzia pe-pata e piacevolezza, gli imbmgli
di ima dioassettenne romantica ed intraprendente che
— come tutte le • gagarelle • della sua età — s inna
mora. o crede d innamorarsi di un uomo di almeno
vent anni maggiore di lei. Una di quelle « ventate di
primavera » che investono le testoline vuote e le tanno
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