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Anche se l’unico piano approvato dal Ministero sarà quello a ponente per San Paolo
(1901), tutti i settori borghigiani saranno influenzati da una nuova logica di regolarizzazio-
ne urbana, poi codificata dal piano regolatore generale del 1906-1908
29
.
Il risultato definitivo dei settori di ricerca valutabili
a posteriori
come i più pertinenti
allo studio odierno, insieme a quello sull’antico territorio produttivo (fig. 5)
30
, è sintetiz-
zato in una tavola da cui emerge come gli
insediamenti storici
esterni a quello centrale
ripropongano quasi puntualmente i nuclei centrali delle aree borghigiane (fig. 6).
Il successivo riscontro sulla realtà territoriale – gratificante per i ricercatori che vede-
vano finalmente realizzarsi, almeno in parte, i frutti del loro lavoro – si è concretizzato
anzitutto nell’aver ottenuto che fossero acquisiti entro la struttura del piano regolatore,
come elementi degni di particolare tutela, i
settori di valore storico-ambientale
(fig. 7)
31
e
29
Le sezioni successive (1920,
La città della grande industria
; 1935,
La morfologia quantitativa della città del
capitale
; 1945,
Le difficili premesse al piano di ricostruzione
) si limitano a registrare il rapido accrescimento
dell’insediato in tutte le realtà borghigiane.
30
Un contributo significativo è stato fornito anche da: Palmucci,
Il territorio produttivo di antico regime
, in
Comoli, Viglino, 1992, pp. 125-129.
31
La tavola ci è stata fornita dall’architetto Rosa Gilardi dell’Ufficio Urbanistica che ringraziamo vivamente.
4.
La costruzione della
città fuori cinta daziaria
(1901) (da Comoli, Vigli-
no, 1992, pp. 88-89).