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Allo scopo di comprendere la presenza, la consistenza, e il valore dei segni che nei
nuclei borghigiani riescono ancora a trasmettere la testimonianza di tratti particolari della
storia di Torino, é stato fondamentale lo studio dei luoghi, effettuato attraverso l’approccio
metodologico tipico della disciplina del rilievo urbano, una disciplina di cui le variegate
competenze – dalla consistenza fisica rilevabile dei componenti, alle varie scale, agli aspet-
ti immateriali – rendono difficile una precisa definizione. Più immediato risulta invece il
considerare il rilievo urbano in rapporto al più tradizionale rilievo architettonico, come è
stato osservato di recente.
Il processo conoscitivo critico del rilievo, nel passaggio di scala dall’edificio all’inse-
diamento urbano «raccoglie valenze di diversa implicazione con strutture di contorno,
ponendo in primo piano il problema della ricerca qualitativa dell’immagine urbana», scon-
trandosi inoltre con la complessificazione del leggere le valenze (nelle varie fasi storiche
di formazione e traformazione) non di un
unicum
, ma di un coacervo di unità settoriali
spesso disomogenee
1
.
Connotazione ambientale e metodi di rilievo
Il rilievo urbano, ovvero lo studio dei luoghi antropizzati, condotto con una particolare
attenzione alla struttura dell’insediamento e all’architettura, è stato indirizzato in questo
caso ad analizzare la consistenza del tessuto urbano, del costruito e degli spazi vuoti con
cui si rapporta: uno studio condotto alle diverse scale, dalla città al singolo edificio, per
comprendere le dinamiche che legano ciascuna singola realtà al suo contesto, oggi e nel-
la storia di quel territorio. Ogni zona esaminata è infatti il risultato della sommatoria di
1
Cfr. Coppo,
Contenuti e finalità del rilievo urbano
, in Coppo, Boido, 2010, p. 12.
3. Settori antichi tra i più
conservati in borgo Dora e
borgata Campidoglio.
4. Scorcio di corso San
Maurizio in Vanchiglia
e di via Benevento in
Vanchiglietta.