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RODOLFO OBERMANN,

Atlante

degli attrezzi di ginnastica edu–

cativa,

Torino, 1865. Copertina

litografica, di

GIAN FRANCESCO

HUMMEL,

presso F.Ili Doyen

(ASCT,

Stampe,

Torino, Sport

A 1, particolare).

di ginnastica fu inoltre presente con il proprio gonfalone alle celebrazioni per la con–

cessione dello Statuto e a due suoi esponenti di spicco, Ernesto Riccardi di Netro e

Luigi Balestra, coinvolti nei fatti militari di Pastrengo e Santa Lucia, il consiglio diret–

tivo tributò grandi elogi, omaggiando di una spada il primo e di pistole il secondo

l0.

Tornando alle attività sportive del sodalizio, nel 1848 ai tradizionali corsi di ginna–

stica si aggiunsero quelli di scherma. La ricerca di una struttura idonea era stata lunga

e difficile ma, alla fine, si ripiegò sui «magazzini del sig. Caffarel» collocati nel cortile

del caffè della Lega italiana, nonostante la vicinanza di maleodoranti latrine. L'allesti–

mento del locale costò oltre 3000 lire, comprensive dell'affitto e dell'acquisto delle

attrezzature ed escluso lo stipendio al maestro di scherma, le cui lezioni, inizialmente

poco affollate, si svolgevano tutti i giorni - tranne la domenica - dalle 8 alle lO del

mattino e dalle 8 alle lO della sera.

Malgrado le forti spese sostenute, rimanevano ancora in cassa 1000 lire di attivo,

che furono spese contrattando con la Società del tiro a segno la possibilità, per i «gin–

nasticanti», di esercitarsi in quell' antica e prestigiosa disciplina

ll

,

da sempre occasione

di svago e di diletto della

élite

cittadina.

Sorta nel 1838 allo scopo di «promuovere la spirito di unione fra le persone distin–

te» della capitale per mezzo di un «trattenimento dilettevole non meno che utile»

12,

la

Società del tiro a segno includeva 150 soci ordinari, la cui quota associativa ammonta–

va a 50 lire e durava un quinquennio, e 50 annuali. L'ammissione era disciplinata da

meccanismi di cooptazione assai rigidi, che contribuivano a caratterizzarla in senso

fortemente nobiliare e aristocratico. Le esercitazioni awenivano in un locale apposito

nei pressi del Valentino, cui potevano accedere anche gli estranei purché invitati dai

soci ordinari. L'appuntamento più importante e atteso dell' anno era costituito dalla

tradizionale gara generale, seguita da una cerimonia conviviale in cui si procedeva alla

premiazione dei vincitori, il tutto in un'atmosfera di «cortese accoglienza, lauto servi–

zio, elegante ordine ed universale letizia»lJ .

lO

ASGT, verbali n. 191 , 20 maggio 1848; n. 195, 19

giugno 1848.

11

ASGT, verbali n. 181, 4 marzo 1848; n. 182, 9

marzo 1848; n. 190, 16 maggio 1848.

12

Statuto per lo Regia Società del tiro a segno stabilita

in Torino,

Torino, Mussano e Bona, 1838.

J}

DA

VIDE BERTOLOlTl,

Descrizione di Torino,

Torino,

G. Pomba, 1840, pp. 216·217.

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