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LUIGI GANDOLFI,

Salotto di palazzo Turinetti di Pertengo in piazza San Carlo.

Litografia

di

Ajello e Doyen, in

H.[YACINTHE] B.[UNIVA],

Une Coquette

à

Turin. Suite des moeurs piémontaises,

Tu rin, Marietti , 1836 (ASCT,

Collezione Simeom ,

C 5907).

una Società fisico-medica, di una Adunanza matematica che si svolgeva in casa del

conte Michele Saverio Provana del Sabbione, di una Società agraria, che studiava e

sperimentava miglioramenti agricoli e tecnologici, di un'accademia degli Unanimi

impegnata a disquisire di poesia e di storia. E si trattava anche della Patria Società

Letteraria o Filopatria, fondata nel 1782, animata da aristocratici e borghesi delle pro–

fessioni, in genere più giovani dei «sampaolini» e interessati alla letteratura, alla storia,

alla filosofia, al diritto, con discrete aperture alla nuova sensibilità romantica

8 .

Non

così i loro padri della Sampaolina, che preferirono interessarsi soprattutto al rapporto

tra intellettuali e società, alla migliore forma di governo (identificata con la monarchia

assoluta riformatrice), ai valori della religione cattolica come collante ideale, al princi–

pio dell'uguaglianza giuridica dei cittadini dinanzi alla legge e allo stato, ma contem–

poraneamente al rifiuto del principio dell'uguaglianza sociale ed economica, al recu–

pero della tradizione storiografica, letteraria, artistica piemontese

9

.

Ciò non significa però che le opinioni dei frequentatori fossero in alcun modo vin–

colate o che tali conversazioni, su un tema specifico scelto e dibattuto di volta in volta,

si svolgessero secondo modelli e formalità prestabiliti. Pur nella vivacità di molte

discussioni, il solo aspetto irrinunciabile era lo spirito del salotto degli aristocratici,

fatto di consapevolezza della propria condizione superiore, a cui competevano però

doveri più profondi e rigorosi, fatto di curiosità e preparazione intellettuale, di raffina–

tezza nel gusto, di

ban tan

nella vita di relazione. Ma ormai, con l'aprirsi degli anni

novanta del Settecento, anche per i salotti patrizi torinesi iniziava una nuova stagione

via via più cupa. L'estate di san Martino era terminata. Uno dopo l'altro circoli, adu–

nanze, accademie cessavano la propria attività, gli incontri diradavano, vari salotti

8

G.

RICUPERATI,

Accademie, periodici ed

enciclopedl~

smo nel Piemonte di/ine Settecento

cit., pp.

108-109;

C.

CALCATERRA,

Il nostro imminente Risorgimento

cit., pp.

41 ,

54, 56, 101-104, 146,175, 267, 287-292,341 -343 , 385, 522,

555, 578-579; GIAN PAOLO ROMAGNANI,

Prospero Balbo

intellettuale e uomo di Stato

(7762-1837),

val.

I,

Il tramonto

dell'antico regime in Piemonte (1762- 1800),

Torino, Depu–

tazione Subalpina

di

Storia Patria,

1988,

pp.

25-37.

9

G.

RlCUPERATI,

Accademie, periodici ed enciclopedi–

smo nel Piemonte di fine Settecento

cit., pp.

89-90.

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