

ENRICO GONIN,
Palazzo del
R.
Senato.
Litografia di Demetrio Festa, 1835, in
ID.,
Monumenti e siti pit–
toreschi della
Città
e Contorni di Torino,
Torino, Marietti, 1836 (ASCT,
Collezione Simeom,
D 685 ).
27 settembre 1822, in sostituzione dei precedenti Consigli di giustizia e del prefetto
20 ,
che era stato giudice monocratico. Essi avevano giurisdizione a livello provinciale per
le cause civili il cui valore superava le trecento lire; sotto il valore di milleduecento lire
le loro sentenze risultavano inappellabili, mentre in campo penale avevano competen–
za per i reati la cui pena era inferiore alle trecento lire o non superava i quindici giorni
di carcere2
1
•
Ve n'era uno per provincia e anch'essi erano divisi in quattro classi. All'in–
terno di ogni prefettura esisteva una rigida gerarchia di giudici, che andavano dal pre–
fetto - il quale aveva il titolo di senatore -, al viceprefetto, agli assessori, all' avvocato
fiscale, agli aggiunti, ai sostituti, che erano i giovani nominati dopo il volontariato.
Il Tribunale di prefettura della capitale del regno di Sardegna aveva sede nel palaz–
zo di via Bellezia angolo contrada della Basilica - che oggi corrisponde alla prosecu–
zione di via Santa Chiara, la quale, nella Torino della prima metà del
XIX
secolo termi–
nava
all'
altezza di via delle Orfane
22 -
e successivamente venne trasferito in via della
Consolata
23 .
Questi giudici dei tribunali di prima cognizione entravano in servizio dopo circa
due anni di pratica presso lo studio di un avvocato e di volontariato presso un tribu–
nale, cooptati dagli stessi giudici in carica e con l'approvazione forII?ale del Guardasi–
gilli, che corrispondeva
all'
odierno ministro di Grazia e Giustizia
24 •
E da questo primo
grado di giudizio che il provvedimento feliciano del 27 settembre 1822 aboliva le
«sportule», per sostituirle con una regolare retribuzione a carico dello Stat0
25
•
Fino alla creazione della Cassazione il supremo grado di giurisdizione era esercitato
dai Senati, magistrature nate nel
XVI
secolo come supremi tribunali di appello, formati
da giudici di nomina regia le cui «decisioni», ossia sentenze motivate, erano inappella-
20
Nel
XIX
secolo i prefetti erano dei giudici e non dei
funzionari pubblici come
al
giorno d'oggi.
21
Si vedano Regio editto del 27 settembre 1822 ,
n.1392 , cit., pp. 675 e ss. e anche
C.
DIONISOTTI,
Storia
della magistratura
cit.,
vol.lI, p. 43.
22
Pianta della città di Torino ,
1846, allegata all'opera
di LUIGI ClBRARlO,
Storia di Torino,
Torino, Alessandro
Fontana, 1846, voI. II.
23
G.
STEFANI e D. MONDO,
Torino e suoi dintorni
cit., p. 136
14
P. PIASENZA,
L'irresponsabilità politica della magi–
stratura
cit., p. 552.
25
Regio editto del 27 settembre 1822, n. 1392, cit.,
pp. 682-683 , artt. XXXVIII-LXVII.
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