

Ritratto di
Carlo Ignazio Giulio
(1803-1859). Litografia Junck,
1849 (ASCT,
Collezione Sime–
om,
C 12394).
incontro, tenuto a Firenze nel settembre
1841.
Qui non ci interessa il contenuto stret–
tamente scientifico della polemica, quanto piuttosto sottolineare due punti. In primo
luogo la partecipazione appassionata di Francesco Selmi
(1817-1881),
un chimico di
Modena, allora agli inizi della carriera scientifica e dei suoi rapporti con la comunità
torinese. In secondo luogo va detto che la disputa, iniziata in un consesso "nazionale"
riunito nella capitale subalpina, coinvolse direttamente ricercatori di almeno cinque
stati italiani (regno di Sardegna, regno Lombardo-Veneto, ducato di Modena, Stato
Pontificio, regno delle Due Sicilie), e si concluse in un sesto stato (granducato di
Toscana). Essa inoltre fu condotta da Abbene e da Selmi, in particolare, con una per–
fetta conoscenza della letteratura scientifica contemporanea, e non solo dei trattati più
famosi di Berzelius, Liebig e Dumas, ma anche della pubblicistica professionale più
specializzata, italiana, francese e tedesca. Tutto questo dimostra che per le scienze chi–
miche Torino era un nodo significativo della rete culturale italiana ed europea, tuttavia
proprio la pluralità delle discipline (e delle applicazioni) in cui già allora si articolava
la chimica richiede un maggior approfondimento.
In Piemonte gli anni quaranta furono ricchi di nuovi fermenti, dal timido avvio
pubblico della politica liberale all'interno dell'Associazione agraria, allo sviluppo di
iniziative culturali e industriali inedite. Nel
1842
la Reale Accademia di agricoltura
apriva delle scuole gratuite popolari con un corso di fisica applicata all' agricoltura,
tenuto dall'abate Baruffi, a cui seguiva poco dopo un analogo corso di chimica appli–
cata all'agricoltura tenuto da Abbene
9 •
Fra le iniziative industriali con una significativa
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Giuseppe Baruffi (1801-1873 ), uomo enciclopedico,
«amante
di
ogni progresso»,
fu
anche docente di fisica
all ' Università; si veda ORESTE MATTI ROLO, ENRICO
MUSSA,
Cronistoria della Reale Accademia di Agricoltura
di Torino,
Torino, STEN, 1939, p. 165. La data di inizio
del corso di Abbene
è
più incerta, in quanto fonti diverse
la fanno variare dal 1842 al 1844. La data più probabile
mi pare il 1843; si veda FELICE CHlAPPERO,
Angelo Abbe–
ne. Discorso necrologico letto alla
R.
Accademia di Medici–
na di Torino,
Torino, Favale, 1866, p. 11.
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