

l'istituzione di una nuova cattedra di chimica organica, tuttavia nell'autunno del 1855,
quando venne il momento del ritiro di Cantù, la situazione politica era tale da sbarrare
ogni ambizione di Sobrero alla cattedra di chimica generale.
Fin dal gennaio di quell' anno era in corso uno scontro assai aspro fra il governo di
Cavour e la Santa Sede, ma l'orizzonte accademico si aprì per Piria (e si chiuse per
Sobrero) quando Lanza divenne ministro dell'Istruzione pubblica. Volontario nella
guerra del
'48 ,
Lanza era stato uno dei protagonisti del "connubio" che aveva portato
il centro sinistra nell' area governativa, e non ebbe esitazioni quando si trattò di sce–
gliere fra il laico e rivoluzionario Piria, e Sobrero, suo vecchio amico fin dai tempi
degli studi liceali, ma cattolico fervente e conservatore. Il Consiglio superiore dell'i–
struzione votò (a maggioranza) a favore di Sobrero, tuttavia il ministro impose la sua
volontà e alla cattedra fu chiamato Piria. Questa mossa, scientifica e politica, costò a
Lanza l'amicizia di Sobrero.
Negli anni concitati che precedettero e seguirono l'Unità, Piria, più interessato
ormai alla politica che alla scienza, non diede buona prova di sé come ricercatore, e la
chimica torinese non si sviluppò affatto secondo le speranze di chi tanto aveva premu–
to per la chiamata dello scienziato calabrese
41 •
I rapporti personali fra Lanza e Sobrero
rimasero guasti fino alla vigilia della morte di Lanza, nel 1882, quando questi scrisse al
vecchio ex-amico una commovente lettera di rappacificazione. Nella risposta di Sobre–
ro , dopo tanti anni, si coglie che
è
ancora incredulo di fronte a quanto avvenne nel
1855:
«È
singolare che la politica, da cui mi tenni sempre estraneo, abbia voluto nuo–
cermi più volte e appunto per opera di amici»42. Sobrero non aveva ancora capito che
a isolarlo dalla cultura militante della Torino quarantottesca non era stata la politica,
ma l'estraneità da essa.
41
Per Piria la cattedra fu quasi una
sinecura,
e cosÌ
fu
an che per altri «esuli illustri» giunti all'Università di To ri–
no do po
il
'48; si veda UMBERTO LEVRA,
Dal
1844
all'U–
nità,
in FRANCESCO T RA IELLO (a cura di),
L'Università di
246
Torino. Profilo storico e istituzionale,
Torino, Pluriverso,
1993, pp. 40-48, alla p. 42.
42
Lettera di Sobrero a Lanza, 6 febbraio 1882, in G.
GARBARlNO,
Alla scoperta di Ascanio Sobrero
cit., p. 190.