

lo zoologo Antonio Caffer
l1 ,
già aiuto del Bonelli al Museo di zoologia di Torino. Lo
scopo di questa prima lunghissima missione di una nave da guerra della marina sarda
attorno al globo, presentava dunque anche un importante risvolto scientifico e segui–
va, di soli pochi anni, il viaggio attorno al mondo dell'inglese Charles Darwin a bordo
della
Beagle,
nel
1831.
Le istruzioni fornite ai due naturalisti dai responsabili dell'Orto
botanico, del Museo zoologico e di quello mineralogico torinesi erano assai chiare a
proposito del materiale da ricercare, la cui raccolta «non potrà che riuscire preziosissi–
ma pel Museo e per la Scienza»12.
Purtroppo la missione fallì a causa di una grave avaria subita durante una tempe–
sta, quasi all' altezza di Capo Horn, costringendo la nave a rientrare a Genova, dopo
lunghe, difficili riparazioni,
1'8
maggio
1840,
ma restarono molto importanti le pre–
messe, e i materiali comunque raccolti da Caffer andranno ad arricchire
il
Museo zoo–
logico di Torino
13 •
Anche questo evento costituì
il
preludio a nuove imprese che saranno realizzate
alcuni anni più tardi. Infatti, nel
1862
verrà inviata una missione diplomatica e scienti–
fica in Persia, mentre, nel
1865,
una nave da guerra della marina italiana, la regia piro–
corvetta
Magenta,
salperà da Napoli per un nuovo primo viaggio intorno al mondo
con scopi diplomatici e scientifici 14.
Un altro avvenimento riguarda i Congressi degli scienziati italiani che si tennero
annualmente dal
1839
al
1847 ,
e poi ancora nel
1862,
nel
1873
e nel
1875
15 . TI primo
Congresso si tenne a Pisa, mentre il secondo si svolse a Torino dal
15
al
30
settembre
1840
16 •
Nel
1847
fu ancora una città del Regno sardo, Genova, ad accogliere i congres–
sisti. Questi congressi rappresentarono il primo, importante momento di aggregazione
dei cultori italiani delle varie materie, basato anche sulla libertà politica e di opinione,
tanto
è
vero che il papa Gregorio XVI non permise ai suoi sudditi di partecipare al
Congresso di Torino.
Presidente del Congresso torinese fu nominato Alessandro di Saluzzo che per l'oc–
casione venne insignito del Supremo Ordine della SS. Annunziata dal re Carlo Alber–
to. Alla carica di segretario generale fu chiamato Giuseppe Gené, mentre presidente
della sezione
di
zoologia fu Carlo Luciano Bonaparte, principe di Canino e Musigna–
no, personalità di gran spicco della biologia animale italiana, fra i primi ideatori dei
Congressi ed evoluzionista abbastanza convinto. Vice presidente fu nominato Giacin–
to Carena e segretario della sezione Filippo De Filippi.
Se Gené fu solerte nell' affondare il trasformismo, la sua attività in favore del pro–
gresso della zoologia piemontese fu comunque innegabile. Durante la sua direzione
non solo compì alcuni viaggi in Sardegna, a completamento di quelli fatti, qualche
anno prima, da Alberto della Marmora 17 .portando in questo modo le conoscenze zoo-
II
FRANCESCO CASARETTO e SIMONETTA PECCENINI
GARDINl,
Giovanni Casaretto Botanico 1810-1879,
in
Tre
chiavaresi dell'800,
Chiavari, Società Economica, 1991,
pp. 5-134. POMPEO SERTORlO (a cura di) ,
Vele Sarde nel
Mondo,
Santa Margherita
L.,
Edizioni Tigullio, 1998.
12
P. SERTORlO,
op. cit.,
pp. 186-189
\3
Sono circa 2400 gli esemplari riportati dal viaggio
della
Regina,
soprattutto mammiferi e uccelli. Più di
10.000 furono i vegetali raccolti da Casaretto, tra cui alcu–
ne entità nuove per la scienza, descritte dallo stesso bota–
nico. Si veda a questo proposito P . SERTORlO,
op. cit. ,
pp.
44
e
204.
14
Capo della missione scientifica del viaggio in Persia
fu Filippo De Filippi e membri Michele Lessona e Giaco–
mo Doria di Genova, fondatore dell'omonimo museo di
Storia naturale. De Filippi fu responsabile anche della
missione scientifica della
Magenta
su cui si imbarcò con
Enrico Hillyer G iglioli e il preparatore Clemente Blasi. Si
veda ENRlCO HILLYER GIGLlOLl,
Viaggio intorno al globo
della
R.
Pirocorvetta italiana Magenta negli anni 1865-66-
67-68 sotto il comando del Capitano di Fregata V.F.
252
Arminjon. Relazione descrittiva e scientzfica pubblicata
sotto gli auspici del Ministero di Agricultura, Industria e
Commercio,
Milano, V. Masner e Compagnia Editori,
1875, pp. I-XXXVIII, 1-103I.
15
GIULIANO PANCALDI (a cura di) ,
I congressi degli
scienziati italiani nell'età del Positivismo,
Bologna, CLUEB,
1983.
16
Si veda anche TrRsI
MARIo
CAFFARATTO,
Il secondo
Congresso degli Scienziati italiani (Torino 1840)
-
Tra cro–
naca e storia,
in «Studi Piemontesi», voI.
X,
fase . 2, 1981 ,
pp. 279-287.
17
Giuseppe Alberto Ferrero della Marmora nacque a
Torino il 7 aprile 1789, fratello di Alessandro (1799-1855)
e di Alfonso (1804-1878). Allievo della scuola militare di
Fontainebleau sotto l'Impero francese, luogotenente nel
reggimento Guardie alla Restaurazione, decorato dell'Or–
dine militare di Savoia in cambio della Legion d'Onore, il
23 ottobre 182 1 venne dispensato dal servizio perché
compromesso nei moti rivoluzionari dell 'epoca. Il 20
marzo 1824 ricevette l'ordine di recarsi in Sardegna, da
lui già visitata nel 1819 per compiervi osservazioni ornito-