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coinvolto nei moti, si era trasferito nel 1837 a Parigi per insofferenza verso il modo di

agire del Governo sardo.

Nipote dell' abate Ludovico di Breme, strettamente imparentato con i Dal Pozzo

della Cisterna

24 ,

Ferdinando di Breme, nel suo soggiorno parigino, aveva coltivato le

scienze naturali e in particolare l'entomologia come

amateur

di gran livello. Quando

rientrò, aveva dato da poco le dimissioni da presidente della prestigiosa Société Ento–

mologique de France, unico italiano a ricoprire tale carica, che deteneva dal 1840,

nella storia della Società. Regalerà la sua preziosa collezione entomologica, ricchissima

di materiali provenienti da tutto il mondo, ottenuti perlopiù dai principali entomologi

del tempo, al Museo di zoologia dell'Università di Torino nel 1850.

Nel 1849 sarà nominato senatore del Regno. Costituirà anche una delle più impor–

tanti collezioni ornitologiche dell' epoca che regalerà poi al re Vittorio Emanuele II di

cui sarà Prefetto di palazzo e Gran maestro delle cerimonie. Di questa collezione, col–

locata alla Mandria, non resta oggi più traccia. Morirà a Firenze nel 1867, dopo aver

acquistato nel 1844, e restaurato, la villa della Tesoriera e dopo essere stato fatto duca

di Sartirana nel 1867 , in occasione del matrimonio della nipote Virginia Dal Pozzo con

Amedeo, duca d'Aosta.

Per completare l'articolato quadro della zoologia piemontese attorno al '48, va

ricordato, infine, il rientro in Italia, dall'Egitto, di Michele Lessona

25 ,

verso la fine del

1849. Anche Michele Lessona, che succederà a De Filippi nella direzione del Museo

zoologico, manterrà e svilupperà il ruolo propulsore della scuola zoologica torinese in

fatto di evoluzionismo, contribuendo con prime traduzioni, conferenze popolari e una

straordinaria attività divulgativa a diffondere nell'Italia, ormai unita, la teoria enuncia–

ta da Charles Darwin

26

e a fare grande la stagione positivista torinese che porterà risul–

tati talvolta clamorosi nei campi medico, antropologico, sociale ed editoriale

27 .

24

Il nonno Ludovico aveva sposato Marianna Dal

Pozzo della Cisterna e lo stesso Ferdinando aveva sposato

Luigia Dal Pozzo della Cisterna.

25

Michele Lessona nacque a Venaria Reale il 20 set–

tembre 1823. Poco tempo dopo la laurea in medicina,

ottenuta a Torino nel 1846, si recò in Egitto a causa di

una storia d 'amore contrastata . Rientrato in Italia, inse–

gnò storia naturale prima ad Asti , poi a Torino. el1854

ottenne la cattedra di Mineralogia e Zoologia all'Univer–

sità di Genova, per passare, nel 1864 a quella di Zoologia

a Bologna. Nel 1865 venne chiamato a Torino per sosti–

tuire Filippo De Filippi , partito col viaggio della

Magen–

ta.

Scrittore arguto e fecondo, fu

il

maggiore divulgatore

scientifico del suo tempo. Fu, tra il resto, rettore dell'Uni–

versità di Torino, presidente dell'Accademia delle Scienze

256

di To rino, consigliere comunale e senatore del Regno .

Morì a Torino il 20 luglio 1894. Si veda a questo proposi–

to LORENZO CAME'-RANO,

Michele Lessona. Notizie biogra–

fiche e bibliografiche,

in «Bollettino dei Musei di Zoologia

e Anatomia Comparata dell'Università di Torino», n. 188,

1894, pp. 1-72.

26

PI ETRO P ASSERJN

D'E

TRÈvES,

Michele Lessona,

"naturaliste de salon",

in «Quaderni di Storia dell 'Univer–

sità di Torino», l , 1996, pp. 3-19; MARJO ZUNINO,

Il mae–

stro involontario Michele Lessona, la scuola torinese e la

critica al danvinismo, ibid.,

pp. 21-29.

Sarà sufficiente ricordare la scuola anatomica tori–

nese, Cesare Lombroso e la scuola di antropologia crimi–

nale. Si veda anche G. G1ACOBI I e G.

L.

PANATTO I,

op.

cit.,

pp. 30-34.