

Elefante morto pazzo
(donato a Carlo Felice dal vicerè d'Egitto). Dagherrotipo a placca intera, montato
in
passepartout
ovale, 1850 (ASCT,
Collezione Simeom,
C 4400).
Operativo dal 1819 al 1852 presso il Podere San Carlo, annesso alla Palazzina
di
cac–
cia, rappresentò, oltre a un diletto per la Corte e a una ostentazione di potenza, un
importante strumento di ricerca su materiale vivente. Nel 1848 lo Zoo di Stupinigi si
trovava in piena fioritura e ospitava numerosi animali rari e interessanti dal punto di
vista zoologico. A Stupinigi effettueranno ricerche gli zoologi Bonelli, Gené e De
Filippi, anzi quest'ultimo sarà persino chiamato a dare i propri preziosi lumi per l'ab–
battimento del famoso elefante indiano che, dopo venticinque anni di vita presso la
Palazzina, dava vistosi segni di insofferenza tradottisi nell'uccisione del proprio guar–
dian0
21
•
li
pachiderma, arrivato a Torino nel 1827 e più volte raffigurato, verrà ucciso
nel 1852. Sulla sua spoglia verranno eseguiti importantissimi lavori nel campo dell'i–
stologia da parte di Filippo De Filippi
22
e del marchese Corti. Quest'ultimo, già noto
per aver scoperto la fine e complessa architettura dell'organo dell 'udito nell'uomo che
da lui prenderà nome, fornirà, proprio grazie al predetto elefante, il primo moderno
contributo alla conoscenza della retina dei mammiferj23 .
In seguito alla proclamazione dello Statuto e con la speranza in una nazione miglio–
re e più libera, rientravano a Torino un certo numero di personaggi, appartenenti per–
lopiù al fior fiore della nobiltà piemontese, che si erano in qualche modo compromes–
si durante i moti del 1821 e del 1833. Fra questi rientrò anche Ferdinando Arborio
Gattinara, marchese di Breme (1807-1869), che pur non essendo stato direttamente
1988. Si veda anche
PIETRO P ASSERI
NO'ENTRÈvES,
Dal
Ser–
raglio di Stupinigi allo Zoo di Parco Miche/otti. Centosettan–
ta anni di Giardini zoologici a Torino,
in
Atti del VI Conve–
gno Nazionale dell'Associazione Alessandro Ghigi per la
Biologia dei Vertebrati,
Torino 22-24 giugno 1989, Torino,
Museo Regionale
cii
Scienze naturali, 1990, pp. 119-125.
21
G.
M ASCHI ETTI, M . M UTI,
P.
P ASSER I
N O'EN–
'ffiÈVES,
op. cit.,
p. 71.
22 F ILIPPO D E FILLPPI,
Ueber eigenthiimliche Organe
der Mundesehleimhaut des Elephanten,
in «Zeitschrift fiir
wissenschaftliche Zoologie», 5, 1854, pp. 26-28.
23
A.
CORTI,
op. cit.,
p.
66.
255