

CARLO
F ELICE BISCARRA,
France–
sco Andrea Bonellz; Prof essore di
Zoologia, e Condirett ore de l
Museo di Storia Naturale.
Incisio–
ne in rame, circa 1820 (ASCT,
Collezione Simeom,
D 996).
pendenti, alternate ad altrettante catastrofi, e, in particolare ad altrettanti diluvi (epo–
che della natura). Cuvier era fermissimo nel sostenere che non esistevano uomini fossi–
li e, a differenza di quanto pubblicato dallo stesso Linneo, che aveva istituito l'unico
ordine dei primati, affermava che l'uomo e le scimmie appartenevano a due ordini ben
distinti, il primo ai bimani, le seconde ai quadrumani.
Se a Cuvier si deve il progresso della zoologia sistematica, dell' anatomia comparata
e della paleontologia, la sua ortodossia ai precetti della Dottrina e una numerosa
schiera di allievi allineati, contribuiranno a fare della biologia animale francese , per
lungo tempo, un modello di arretratezza in un mondo che ormai aveva assaggiato la
mela del "peccato" trasformista. Tutto questo non poté non ripercuotersi anche sul
resto dell'Europa che ancora guardava alla Francia in materia di Storia naturale.
Anche a Torino il clima era assai cambiato, soprattutto dopo la Restaurazione; tut–
tavia Bonelli fu molto abile nel cercare di conciliare i principi evolutivi con quelli della
Dottrina, evitando di compromettersi e mantenendo comunque viva la scintilla "tra–
sformista". In questi anni il Piemonte era dunque sicuramente all'avanguardia, in fatto
di evoluzione, anche nei confronti del resto dell'Europa
Bonelli morì, prematuramente, nel 1830. A succedergli venne chiamato da Pavia,
Giuseppe Gené, zoologo di chiara fama , strettamente ortodosso in fatto di origine
degli esseri viventi. Era dunque una svolta, forse espressamente voluta dal Governo,
che portava a chiudere col passato, e a soffocare, anche a Torino, i principi dell'evolu–
zionismo poco dopo la sua nascita.
Nonostante ciò, l'opera di Bonelli contribuirà, come da più parti
è
stato messo
opportunamente in evidenza
8 ,
a mantenere, anche per il futuro , buona parte dell'am-
8 G . GIACOBINI
e
G .
L.
PANATTONI,
Il Darwinismo
P. PASSERIN O'ENTRÈVES
e
G. SELLA GENTILE,
Franco
cit., p.
Il ;
G. B ENASSO,
Da Bonelli a De Filippi
cit., p.
58;
Andrea Bonelli
cit., p.
48.
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