Table of Contents Table of Contents
Previous Page  303 / 556 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 303 / 556 Next Page
Page Background

RAMAYANA

PO.... " INDIANO

DI VALMICI

TESTO SANSCRITO SECONDO I CODICI MANOSCRITTI

DELLA SCUOLA GAUDANA

GASPARE GORRESIO

SOCIO DILLA R. ACCAO"MIA DaLa SCIBNI.I DI

TO.UrlO

VOLIIME PRIMO

PARIGI

DALLA STAMPERIA REALE

P&. AUTOftlZUZIONI DEL GUAIlDA.8IGILLI DI nANelA

lo!

DCCC XLIII

-..r

»i\(tiiltNl

cmJnct7fQ

m

(AN

Of'l':

~~;:rt~~1

~~~

mft

$I4j{l(qrt Il \ Il

m

(3c:il(lm€f1<tì:

cml(l&tIl"'lf.?\qtf.:it~:

I

~~:gQ3(l!fili(l: II~II

~~~~I

~

fIA

cm....

iì'tltt

Of'l':

Il

~

Il

I.

nq':~Ji4M(Hffi4t4ì~

Cf{:

I

o:ntt

~ c:m<4I~1Plfttt'1:

Il \ Il

Frontespizio e pagina iniziale del

Riimiiya'Ja.

Poema indiano di Valmici. Testo sanscrito secondo i codici

manoscritti della Scuola Gaudana, per GASPARE GORRESIO, voI. I, Parigi, Stamperia Reale, 1843.

La pubblicazione del

Riimiiya1Ja

5

venne accolta, fin dal suo nascere, dal mondo

degli indologi e dei sanscritisti europei e indiani, come un avvenimento

di

straordina–

ria importanza. Sulla scena degli studi sanscriti essa assunse il significato di una pietra

miliare destinata a durare valida ed esemplare per tutti i tempi a venire e degna senza

dubbio di fare sua quella profezia che qualche millennio prima era stata fatta per il

poema di Viilm1ki: «Fino a che le montagne e i fiumi resteranno fermi sulla terra, fino

ad allora il racconto del

Riimiiya1Ja

circolerà fra gli uomini».

La gloria che circondò l'opera si riverberò, com'era giusto, sul suo curatore e fu

premio

al

sincero entusiasmo da lui nutrito per il poema di Viilmlki e al suo ambizioso

disegno di paterne pubblicare il testo Sanscrito e la sua traduzione italiana. Che la sua

ammirazione per l'opera e il suo progetto fossero profondamente e sinceramente sen–

titi e radicati in lui come una ragione di vita, lo testimonia chiaramente, fin dal 1838, il

contenuto di una lettera inviata da Parigi

al

Conte Carlo Beraudo di Pralormo e che

qui riportiamo nel suoi passaggi più significativi:

Parigi, 28 giugno 1838

PIace du Musée du Louvre, n° 19

m.

mo

ed Egregio Sig. Conte,

[, ..] Ho fatto menzione alla SV

m.ma

e cara d'un mio lavoro, che sto meditando.

È

un lavoro che io

vagheggio con tutto l'affetto, che occupa tutti i miei pensieri, che forma la mia delizia.

È

un lavoro

inoltre, che se, come spero, mi verrà fatto di condurlo a compimento potrà uscire di qualche onore

al proprio Paese, ed al Governo, che avrà dato incoraggiamento e favore.

In mezzo alla ricchezza della letteratura sanscrita

vi

ha un gran poema, stupendo, e ricco della più

bella poesia, capo d'opera epico; ma a questo poema si legano le più peregrine tradizioni, le più elet-

5

RiimayalJa,

poema indiano di Valmici, testo sanscrito

secondo i codici manoscritti della Scuola Gaudana, 6

voli., Parigi, 1843 -1850, 1867; traduzione italiana, con

note, dal testo della Scuola Gaudana, 6 voll., Parigi, Stam–

peria Reale, 1847-1858, 1870.

271