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La cultura giuridica

e la Deputazione di storia patria

di Laura Moscati e Gian Savino Pene Vidari

Alle soglie del 1848 a Torino e in Piemonte la cultura giuridica e storico-giuridica si

stava avviando a un "cosmopolitismo"

ante litteram

che la caratterizzò agli occhi del–

l'ambiente italiano ed europeo. Questo processo, solo di recente sottolineato

l ,

ebbe

un periodo di gestazione, di cui si può offrire un quadro generale ponendo in luce più

vasti e complessi rapporti, che danno un'immagine rinnovata degli aspetti più signifi–

cativi della cultura giuridica torinese del tempo .

All'indomani del tramonto del regime napoleonico il regno di Sardegna, nonostan–

te la restaurata monarchia sabauda fosse a lungo portata all'immobilismo, risentiva

dell'influenza francese sia per i progetti e i cambiamenti nell'assetto normativo e istitu–

zionale2 sia per il legame più specificamente culturale con

l'Eeole dell'exégèse,

fautrice

di un attento commento dei codici e della legislazione esistenti

3 .

Quest'impostazione

appariva indirizzata alla pura pratica, senza intenti dottrinari o ricostruttivi, innestan–

dosi d'altronde nel modesto quadro della cultura giuridica piemontese dell'epoca, che

aveva anche finito con l'accettare passivamente l'adozione del sistema codificato fran–

cese attuata nel periodo albertin0

4 •

Nemmeno la comparsa del codice civile sabaudo del 1837

5

aveva stimolato studi e

pubblicazioni, salvo qualche commento - nel complesso piuttosto pedissequo e mera–

mente pratico - come il

Manuale forens é

o il «commentario» del codice civile del

cuneese Pastore

7

o qualche semplicistica riesposizione monografica con limitato oriz–

zonte forense

8 .

Gli stessi pratici consultavano direttamente i commentari francesi del

l

LAURA MOSCATI,

Da Savigny al Piemonte. Cultura

storico-giuridica subalpina tra la Restaurazione e l'Unità,

Roma, Carucci Editore, 1984.

2

ISIDORO SOFFIETTI e CARLO MONTANARI,

Problemi

relativi alle fon ti del diritto negli Stati sabaudi (secoli XV–

XIX),

Torino, Giappichelli, 1993, p. 125 e sgg.; ISIDORO

SOFFIETTI,

Dalla pluralità all'unità degli ordinamenti giuri–

dici nell'età della Restaurazione: il Regno di Sardegna

e

GIAN SAVINO PENE VIDARI,

Problemi e prospettive della

codificazione,

in

Ombre e luci della Restaurazione. Trasfor–

mazioni e continuità istituzionali nei territori del Regno di

Sardegna,

Atti del Convegno, Torino 21 -24 ottobre 1991 ,

Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali.

Ufficio

centrale per i beni archivistici, 1997, pp. 165-218.

3

GIOVANNI TARELLO,

La

Scuola dell'esegesi e la sua

diffusione in Italia

[1 969], in

Cultura giuridica e politica

del diritto,

Bologna, TI Mulino, 1988, pp. 69-122, indivi–

dua nel regno di Sardegna e in quello meridionale i luoghi

di maggiore influenza della Scuola dell'esegesi. Nel primo

Stato, come

è

noto, il legame linguistico e di vicinanza ter-

ritoriale ebbe una valenza specifica.. .

4

Emanato nel 1837 il codice civile albertino, nel

1839 fu la volta di quello penale, nel 1842 toccò al codice

di commercio, nel 1847

fu

pubblicato il codice di proce–

dura penale, mentre quello di procedura civile fu pronto

solo con il 1854. Come noto, i codici francesi erano cin-

que, tutti del periodo napoleonico: codice civile (1804),

codice di procedura civile (1806), codice di commercio

(1807), codice di procedura penale (1808) , codice penale

(1810).

5

GIAN SAVINO PENE VIDARl,

Un centocinquantenario:

il codice civile albertino,

in «Studi Piemontesi», XVI-2

(novembre 1987), pp. 321-323.

6

Manuale forense, ossia confronto tra il codice alberti–

no, il diritto romano e la legislazione anteriore, con rappor–

to ed illustrazioni dei corrispondenti articoli del codice civi–

le francese ed austriaco,

Novara-Torino, Artaria-Pomba,

1838- 1843, voll. 9.

7

VINCENZO PASTORE,

Codice civile per gli Stati di S.M.

il Re di Sardegna,

Torino, Favale, 1838-1846, voll. 16.

B

Ad esempio, gli anonimi

Trattato dei contratti ossia

delle obbligazioni convenzionali in genere,

Torino, Libre–

ria della Minerva subalpina, 1839, pp. 235 o

Trattato

delle affittanze dei fondi rustici e delle locazioni delle

opere e dell'industria e della soccida secondo le disposizio–

ni del codice civile,

Torino, Libreria della Minerva subal–

pina, 1839, pp. 232, oppure ALESSANDRO FERRERO,

Trat–

tato analitico e ragionato delle successioni ab intestato,

Torino, Pic e Reycend, 1838, pp. 172: si tratta di pubbli–

cazioni meramente esplicative della disciplina del codice,

dirette a notai o modesti avvocati, prive di ogni livello

dottrinario.

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