

Insegna del vecchio Caffè dei fratelli Fiorio,
in
via Po, circa 1800 (Torino, Museo Civico d'Arte Antica).
piantonato tutto
il
giorno sulla sua porta:
il
Brofferio se ne impadronisce in una can–
zone, non meglio identificandolo che come baron d 'Onea,
Che taja le teste come i
meloni A marcia, a soffia, a baia con aria Id protessionl
E alla sera, al gabinetto
eli
lettu–
ra,!
A medita, a travaja, per distilé
ii
povron».
il
Viriglio riporta invece una satira anonima del 1845 , che censura, purtroppo, delle
parti più urticanti
15 :
Di nobilitade emporio
Chiuso alla plebe vile
Risplende il Caffè Fiorio
Che in sua grandezza umile
Solo ornamenti apprezza
Del tempo
di
Noè:
evviva la bellezza
del nobile Caffè.
Guai se tu porti il piede
In
quella Sacrestia
Te popolan: ti fiede
L'insulto e l'ironia,
sei di tal colpa reo
che indegna è
di
mercè;
evviva il Galateo
del nobile Caffè.
Qui non t'offende gli occhi
Luce di gaz nociva,
è lume per gli sciocchi ,
la nobiltà n'è schiva;
di raggi assai più chiari
sa splendere da sé:
evviva i lucernari
del nobile Caffè.
Là, tra vecchion prudenti,
di Stato si ragiona:
che grandi idee, che menti ,
che ingegno ognun sprigiona !
Progetti fan novelli
Fra l'acqua fresca e il thè:
evviva i Machiavelli
del nobile Caffè.
Come terzo esempio di satira riproduciamo i versi con i quali inizia
il
foglio prove–
niente dalla collezione Simeom intitolato
Caffè Radeschi in Torino,
siglato E.P. e risa–
lente all' anno che ci interessa,
il
1848
16
•
Un Caffè Radeschi in Austria,
A levante od a ponente,
In
Croazia o nella Stiria
Che
vi
sia, m'importa niente.
15
ALBERTO VIR1GLlO,
Torino e
i
torinesI;
Torino ,
Andrea Viglongo
&
C.
editori,
1980.
Che perfino nell 'Illiria
V'abbia trista o cieca gente,
In Carniola, od in Dalmazia,
non è grande inconveniente.
16
ASCT,
Collezione Simeom,
I
103 bis (raccolta di
fogli volanti e manifesti del
1848).
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