

Egli mi guardò con un par d'occhi sgranati, sorrise e poi saltò in cucina. - Ma la mia avvertenza
poco giovò: ogn i cibo che mi compariva innanzi, faceami manifesto che il locandiere, per quel dì
segnalato, non parea disposto a impastare i suoi avventori come polli in istia.
Il chiasso cresceva. La sala era stipata per forma che un giornalista di Milano avrebbe detto che
stava per iscoppia re. I miei sguardi si volsero al crocchio che menava maggior strepito.
- Viva la costituzione! Un brindisi
al
re! - urlava uno con voce arrantolata, alzando un bicchiere di
vin pretto e subito tracannandolo in un sorso. - viva la Costituzione! Un brindisi al re! - risponde–
vano gli altri a coro, imitandone l'esempio.
li
più scalmanato fra gli avventori che inneggiavano alla Costituzione e che incitava–
no la folla a compiere gesti estremi si rivelerà alla fine essere un gesuita che sarà sma–
scherato dal protagonista. Noi diremmo un agente provocatore. Era incominciata l'e–
poca in cui le persone timorate, i buoni padri di famiglia, si sarebbero tenuti lontani
dai locali pubblici e si sarebbero chiusi nelle loro case accoglienti.
N.
RArrl,
LA locanda.
Incisione in legno, in «Museo scientifico letterario ed artistico», X
(1848) 4
giugno
(Torino, Biblioteca Civica) .
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