

FRANCESCO GONIN,
Teatro Regio:
Veduta della Sala presa dall'Anfiteatro.
Litografia,
in
Giostra corsa in Tori–
no
[. ..]
nel passaggio di Sua Altezza Imperiale e Reale Alessandro Gran-Duca Principe Imperiale Ereditario di
Russia,
Torino, Chirio e Mina, 1839 (ASCT,
CollezioneSimeom,
D 2101) .
nali offrirono immagini vivaci della serata descrivendo le bandiere rosse e azzurre
listate di bianco, gli abbigliamenti femminili in cui dominavano i tre colori della nazio–
nalità italiana e i mazzetti di fiori bianchi e gialli portati dalle dame «italianamente
devote» in omaggio a Pio IX. Sui vessilli delle patronesse erano ricamate in argento le
scritte
Viva !'Italia
e
Viva Carlo Alberto
e il ballo era animato dalle discussioni politi–
che consentite dalla nuova libertà di pensiero
IO .
Ovviamente gli eventi storici non influenzarono soltanto
il
comportamento del
pubblico in sala, ma andarono a incidere anche sui cartelloni: al Regio si potevano
individuare riferimenti all'attualità
nell'Attila
di Verdi (dicembre 1848), in cui «L'Opi–
nione» riconosceva l'espressione delle aspirazioni risorgimentali, e
nell'Ester dJEngad–
di
di Pacini, che ispirandosi alla tragedia di Silvio Pellico affrontava il problema delle
minoranze religiose nel febbraio 1848 , proprio alla vigilia della concessione della
libertà di culto ai non cattolici contenuta nello Statuto.
Le allusioni alle circostanze contemporanee diventarono frequenti anche nella
prosa, che a Torino aveva un punto di forza nella Compagnia Reale Sarda, istituita nel
1820 sotto Vittorio Emanuele I e attiva fino al 1855 come una delle maggiori
troupes
italiane
I I.
Alle sue origini la Reale Sarda si collocò nei binari tradizionali delle compa–
gnie gestite con criteri commerciali e l'obiettivo di conferire prestigio alla casa regnan–
te veniva raggiunto scritturando gli attori più celebri del momento. Tra i privilegi san–
citi dalla patente di costituzione e ancora vigenti nel 1848 spiccavano, a fianco
di
un
IO
LUIGI O CCON I,
Ballo nazionale,
in
<Jl
Mondo illu–
strato» , a. II, n. 3, 22 gennaio 1848, p. 46;
Cose recenti,
in
«Messaggiere Torinese», a. XVI, n. 6, 19 gennaio 1848, p.
24.
Il
Si vedano G IUSEPPE COSTETII,
La
Compagnia Reale
Sarda,
Milano, Kantorowicz, 1893 ; LAMBERTO SANGUI–
NETTI,
La compagnia reale sarda (1820-1855) ,
Bologna ,
Cappelli, 1963; VANDA MONACO,
La
repubblica del teatro
44
(Momenti italiani 1796-1860),
Firenze, Le Monnier, 1968;
CLAUDIO MELDOLESI e FERDINANDO TAVIANI,
Teatro e
spettacolo nel primo Ottocento,
Roma-Bari, Laterza, 1991.
Sul repertorio della Compagnia Reale Sarda si veda anche
FEDERICO DOG LIO (a cura
dO,Teatro e Risorgimento,
Bologna, Cappelli, 1972; SIRO FERRONE (a cura
di) ,
Il tea–
tro italiano.
La
commedia e
il
dramma borghese dell'Otto–
cento,
Torino, Einaudi, 1979.