

ti e fenomeni sinora ignorati oppure affrontati in modo assai superfi-
ciale e in una prospettiva aneddotica. Del tutto trascurato è stato il di-
scorso intorno ai chierici secolari. Nulla sappiamo della loro quantità e
qualità. Scarsissime sono le notizie intorno alla loro provenienza geo-
grafica e sociale. Qualche dato in più conosciamo sui comportamenti del
clero in cura d’anime grazie a talune inchieste condotte dal vescovo Gio-
vanni di Rivalta tra il 1378 e il 1387
68
, sulle quali torneremo. Ora sof-
fermiamoci su alcuni dati quantitativi rilevabili dalle carte di «clerica-
tus»
69
.
La diocesi di Torino nel Trecento non sembra conoscere particolari
difficoltà nel reclutamento del clero. Ciò è quanto emerge da un’anali-
si a campione dei «protocolli vescovili» degli anni 1339-41, 1355-56 e
1377-78, in relazione al conferimento del «clericatus», ovvero della «pri-
ma tonsura clericatus», che comportava di «ascribi milicie clericali». I
dati complessivi si trovano nella tabella 1.
Credo che le indicazioni numeriche presentate nella tabella possano
essere assunte in modo legittimo come
dati medi
per il
xiv
secolo, visto
che toccano quattro decenni e che precedono e seguono la crisi demo-
grafica di metà Trecento. Per ragionamento meramente statistico si po-
trebbe giungere alla conclusione che nel corso di quel secolo sarebbero
Vita religiosa e uomini di Chiesa in un’età di transizione
313
balpina degli ultimi secoli dell’età di mezzo, cfr.
c. mario
,
Una scena antica. Forme della spettaco-
larità nel Piemonte bassomedievale
, in «BSBS»,
lxxxviii
(1990), pp. 365-86.
68
Cfr.
merlo
,
Vita di chierici
cit., pp. 181-210.
69
Sono stati utilizzati i protocolli notarili 6.6 (aa. 1339-41), 6.11 (aa. 1355-56), 6.15 (aa. 1377-
1378) dell’AAT.
Tabella 1.
Anno
Numero tonsurati
1339
41
1340
28
1341
46
1355
41
1356
24
1377
53
1378
28
Totale
261