

massima parte i rappresentanti delle classi inferiori. Ma un’analisi più
ravvicinata, più attenta ai singoli casi suggerisce di sfumare in qualche
misura questo quadro troppo uniforme. Se infatti si guarda alle carat-
teristiche professionali degli immigrati si notano rilevanti segni di mu-
tamento. Fino all’estimo del 1464 le indicazioni professionali sono tan-
to sporadiche da impedire una traduzione in forma statistica, anche se
nell’estimo più recente esse sono già più numerose che nel precedente.
Nel 1464 infatti cominciano ad emergere i segnali di un maggiore inte-
resse per Torino da parte di una forza lavoro più qualificata
46
e tale fe-
nomeno matura nei decenni successivi ed emerge alla luce negli estimi
del 1488 e del 1510. Come risulta dalla tabella 9, nella quale sono ri-
portate le occupazioni degli
habitatores
citati in questi due estimi, la per-
centuale di nuovi Torinesi forniti di una qualifica professionale diven-
ta apprezzabile, pur senza diventare cospicua. Non si snaturano le ca-
ratteristiche ancora profondamente legate alle attività agricole di questa
piccola città, ma si introducono elementi di maggiore complessità nel
suo profilo sociale ed economico.
L’economia e la società
447
46
Cfr.
r. comba
,
Contadini, signori e mercanti nel Piemonte medievale
, Bari 1988, pp. 83-84.
Tabella 9.
Settori di attività degli «habitatores» secondo gli estimi, 1488-1510.
1488
1510
Settore di attività
Numero
Percentuale
Numero
Percentuale
Commercio generico (
marcerii
,
mercatores
)
4
4,1
8
6,3
Metallurgia e oreficeria
7
7,1
9
7,1
Tessile e abbigliamento
22
22,4
23
18,2
Amministrazione e giustizia
23
23,5
27
21,4
Agricoltura
–
–
5
4,0
Edilizia
12
12,2
18
14,3
Alimentazione
6
6,1
9
7,1
Università
4
4,1
2
1,6
Altro
20
20,4
25
19,8
Totale
98
99,9
126
99,8
376
(26,1)
395
(31,9)
su
su