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Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)
tre l’azione del comune, che dopo il 1445 riesce a sottomettere all’ob-
bligo della registrazione i beni appartenenti ai signori di Drosso e agli
uomini di Borgaretto, recupera alla fiscalità comunale circa 1300 gior-
nate di terra poste sulle due rive del Sangone.
Come dimostra la tabella 10, un profondo mutamento si manifesta
anche nelle scelte colturali compiute dai Torinesi, impegnati a differen-
ziare e a riconvertire le proprie produzioni, nonché a ridurre inesorabil-
mente le superfici lasciate all’incolto e al bosco. Principale protagonista
del mutamento è l’alteno, ossia la coltivazione della vite su sostegni vi-
vi, mentre gli spazi fra e sotto di essi erano occupati da arativi
52
. Prati-
camente assente nel Trecento, marginale nel 1415, quando la percentuale
che esso rappresenta, già modesta, non significa in realtà che circa 450
giornate complessive, esso conosce un successo straordinario nei decen-
ni successivi, in termini sia percentuali, sia assoluti: esso occupa già cir-
ca 1600 giornate nel 1445, oltre 2500 nel 1464, oltre 2800 nel 1488 e
sciuto per poterlo affermare con certezza; si possono però citare casi di famiglie estintesi nei de-
cenni precedenti senza che nessuno si accollasse l’onere del loro «registrum»: cfr.
comba
,
La po-
polazione di Torino
cit., pp. 31-37; anche i confronti con l’incompleto estimo del 1349 sembrano
accordarsi con questa ipotesi: cfr.
pascale
,
Fisionomia territoriale
cit.
52
Per una puntualizzazione definitiva sull’alteno cfr.
comba
,
Contadini, signori e mercanti
cit.,
pp. 68-69, 157.
Tabella 10.
Incidenza percentuale delle colture, 1415-1510.
1415
1445
1464
1488
1510
Vigna
5,2
4,6
4,0
5,1
5,1
Alteno
3,8
9,9
13,5
16,3
20,3
Prato secco
17,6
17,2
11,2
6,8
7,5
Prato irriguo
5,9
7,8
17,3
14,1
13,4
Prato (
totale
)
23,5
25,0
28,5
20,9
20,9
Arativo
38,0
33,0
30,5
32,7
29,0
Bosco
14,5
17,5
15,0
13,1
10,4
Incolto
10,5
7,5
7,0
7,8
4,4
Altro
4,5
2,5
1,5
4,1
9,9
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0