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Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)

Le ventiquattro chiese e i tre enti si distribuivano nei quattro quar-

tieri torinesi, coprendo capillarmente l’area intramuraria, tanto da co-

stituire punti di riferimento per la localizzazione dei beni immobiliari

accatastati. Non sarà inutile darne l’elenco seguendo la suddivisione per

quartiere e fornendone l’ubicazione secondo l’attuale toponomastica ur-

bana: con l’accortezza di attribuire al termine «esistente» un valore re-

lativo, relativo cioè al fatto che ancor oggi si trova nello stesso sito una

chiesa, benché ovviamente l’edificio abbia subito nel corso del tempo ri-

maneggiamenti e ricostruzioni nella maggioranza dei casi assai radicali.

Quartiere di Porta Marmorea

San Gregorio

(non esistente – incrocio tra via Gari-

baldi e via San Francesco d’Assisi)

San Francesco

(esistente – incrocio tra via San France-

sco d’Assisi e via Barbaroux)

San Martiniano

(non esistente – in via San Francesco

d’Assisi, tra via Santa Teresa e via Ber-

tola)

San Simone

(non esistente – in via Garibaldi, tra via

dei Mercanti e via San Tommaso)

San Tommaso

(esistente – in via San Tommaso)

Sant’Eusebio

(non esistente – incrocio tra via Santa

Teresa e via XX Settembre)

San Brizio

(non esistente – angolo sud-est della

città)

Quartiere di Porta Nuova

Santo Stefano

(non esistente – via Garibaldi, angolo via

Botero)

Santa Maria di Piazza

(esistente – tra via Santa Maria e via

Monte di Pietà)

Santa Brigida

(non esistente – in via Garibaldi, tra via

San Dalmazzo e via Stampatori)

San Benedetto

(non esistente – angolo nord-est del

quartiere)

San Pietro «puellarum» (non esistente – area della cittadella)

Quartiere di Porta Pusterla

San Benigno

(non esistente – tra via Garibaldi e via

Corte d’Appello, sito del municipio)