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- 100-

zialìt à

di sor ta

tra

il

figlio dell'Eccellenza, del nobilone e–

quello del semplice borghe e o del modest o ufficiale »

(I),

in un–

tem po in cui le differenze socia li era no tutt'altro che scomparse.

vuoi ancora essere qui ric ord ata da noi a merito del Saluzzo, come–

è

ric ordata da quanti furon o suoi alli evi. i quali sempre serbarono–

di lui la pii! venerata, la più gra nde e insieme la più cara

memor ia (2). Quel r egime d' ug uag lianza er a un alt ro elemento–

per

rìn serrare i vinc oli della solidari età di quei giovani che

«

si

consideravano come membri d'una sola fami glia

»

(3)

e tali con–

tinu avano poi a considera rs i sempre nella loro carriera mi–

litare.

Con qua l cu ra poi

il

Saluzzo cogliesse tutte le occasioni per'

confermare nell'animo dei giovani quel sed imento prettamente

militare che egli voleva ispirare e che essi stessi assai volente–

rosamente colt ivavano, lo vedremo citando due esempi : e primo–

è

l'ord ine del gior no Hl febbra io 1827 che rip ortiamo testuale

men te: «Gli esemp i dei sensi virtuosi non di r ado vengono dagli

inferio r i,

il caso

è

raro nella

mìliziaperchè

l'animo viene infor–

mato da lun go abito di disciplina alla vera professione dell'o–

nore ; l'animo cosi disposto si manifesta anche negli atti che–

sono per se stessi di minore importan za. - Il comandante crede–

«Ii

suo dovere

il

ri cordare gli ab iti virtuosi del sergente Cava–

gnero ieri l'al tro passato a migli or vita, perclocch è, compiendo–

degnamente la ca r rie ra di olt re 40 anni di militar servizio, ha.

nell'ultim' ora mostrat o come egli si mantenesse pr esente a tutti

i doveri anche minimi del prop r io stato. - EI'a

1\

serge nte Ca–

vagnero agli ultimi ista nt i di sua vita. Ent ra nella camera il

ignor prefetto cav. Du Bettex colonnello di fan teria. Sta va

pres o

il

let to del mori bondo un villi co suo fratello col cap o co–

perto

=

Levati il cappello; non vedi un colonnello?

=

disse il ser–

'l'ente Cavagn ero e furon queste l' ulti me sue

.parole,

chè pochi mi–

nuti dopo spir ò. L'altro esemp io lo trove remo negli onor i spec iali

l'e i dagli Accadem isti al di cendente di Piet ro

Micca,

Nel

giugno-

(l ) L.

GU"SOTTl ,

Ricortli

cli ""

antìco

alli~t·o

della R.

,.lI.

AccQtle".;a.

(2) Citerò fra questi alli evi Camillo ll ENSODI C.A\'OGR, che, venuto nel 1858 a visitare –

l'Ac cademia, a noi allievi riuuiti per rend er e onore all 'antico accad emista diventato

President e del Consiglio, rip eteva gli elogi del Saluzzo, chiamandolo

nostro pa dr e co-'

mU Ht .

(3) L. GI.ANOTTI,

R icord i, ecc.