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a pr ivano dei finest rin i ch e permettevano di guardar nelle sale
e di spiare quanto vi si facesse. Sovente el percorreva quel pas–
saggio silenziosamente e non visto, e quando succedeva qua lche
birbonata nel tempo di studio, si sent iva ad un tratto la voce
stentorea
dell'Ar abo
ch e lanciava dal finestrino temuti rlmbrottì
ai colpevoli (l).
»
Il colonnello Cugia fu in questo tempo l'anima
dell'Accademia per la parte disciplinare specialmente . Quel cor–
rid oio sopra ttu tto, da lui usato come osservatorio degli st udi e
delle scuole (che si facevano nelle stesse au le), incombeva in
ce r to modo, e sa lutarmente, sug li alli evi. Degli stud i e negli
studi si otteneva cosi almeno la disciplina ester iore, In quan to
al pro fitto reale, i Provvedimenti del 1839 er ano oramai in pieno
vigore, salvo l'eccezione per gli alli evi del Cor so straordinario,
del qual e abbiamo a suo temp o fatto paro la. Gli allievi erano
tenut i a far la redaz ione scr it ta delle lezioni e la stessa critica
ch e di queste lezion i è fatt a da un contemporaneo dimost ra come
l'indirizzo dell'in segnameuto, anche nell e par ti comuni a t utti
gli allievi, avesse una certa largh ezza
(2),
Buoni era no sempre e
seve r i gli st udi di ma tema tica per gli allievi delle arrnì speciali, i
quali vi si ap plica vano con intensità, poco curando le non genti li
apostrofi dei compag ni, ch e, forti del
101'0
numero e mantenendo
quell 'atteggiamento di disprezzo allo studio ch e ser viva a giu–
st ificare i
101'0
men felici success i rovesciavano sugli alli evi delle
a r mi dot te
(gnocche, gotTe,
ecc.) gli epiteti di
sçobton: (car a{on )
e simili (3). Gli esami avevano ora mai raggiunta quella regola–
l'Wl,
che in passa to m'a per g l'an parte supplita dall 'età degli
alli evi. Ma colla regolarità non camminava di pari passo la se–
verità; fiorivan o anz i molte gherminelle per riu scire a supera re
quella prova dell'esame senza mettere a eccessivo cimento la
(1) G RIMALDI,
op. clt,
(2) ..." Ci si svelava
III'
teoria della geografia fisica, senza occuparsi dell e nazioni che
abitano questo globo terra cqueo n è delle città importanti che vi esistono ; ci si sv ì–
lnp pa vano le cause e g li
effetti
dei grandi avveni me nti storici senza ma i narrar-ci
q uali fosser o i fatti succedutl. j,
(G RIMALDI,
op.
cit.],
Il difetto qui ril evato
Ò
pr ecisa–
mente l'o pposto di quello che in molte altre scuole passat e - e non passate - si ve–
rlfìcn,
(3) " Generalment e quelli che si destinavano alla fa nteria e cavalleria fa ceva no pro–
fession e di sap erne il meno possibile, e quasi tal uni ne mena no va nto gua rdando i loro
compagni che si destinavano nll'nrtiglieria,
li
spccialmente nl genio, come ta nti po–
veri di spirito che si nffaticavnno
Il
studiare cose inutili agli ufflclall. i;
GIASOTTI,
Ricordi,