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nessuno poteva pr evedere. Gli allievi perciò aspiravano a con–
seguire una , almen o relativa, idoneità alla promozione eventuale
coll'accelerare il loro corso di studi ; rivol sero quindi regolare
domanda, per mezzo degli appuntati di classe, al comandante
perch è
ottenesse loro di anticipare gli esami dal luglio a lla se–
conda metà di maggio per suhire quindi in ot tobre l'esame del
corso successi vo. Il comandante trasmise la domanda al Minl–
stro e questi il 28 aprile
«
pur riconoscendo nell'impazi enza
degli alli evi il lodevole desider io di pre ndere utilmente parte
alla glor iosa guer ra dell' indipendenza italiana » volle prima co–
noscere
«
se realmente
le
materi e sulle quali dovevano agg ira rsi
gli esami erano sta te spiegate e stu diate, e se i professor i erano
pr onti a dichiarare essere gli allievi pronti a soste ner ll in modo,
se non distinto, almeno soddisfacente, per chè gli esami ri escano
ser ii e non siano per riu scire una pura form alità.
»
Sott oposta
la cosa alla decisione sovrana, fu det erminato che gli esami
«
a–
vessero luogo alle epoche consuete degli anni antecedent i. » Assai
tumultuosa fu l'ac coglienza fatt a dagli allievi a questa decisione
e il comandante dovè per conseguenza radunare il Consiglio di
disciplina per averne le pr oposte delle misure atte a mante nere
l'or dine. Il Consiglio di disciplina propose il r invio in famiglia
di due allievi; ma questo non ebbe luogo ave ndo il Luogotenente
del Re accor data grazia intera in consideraz ione della fausta no–
tizia nello stesso giorno ricevuta della presa di Peschiera e della
vittor ia di Goito. Il ministro della guerra, nel comunicare siffatta
graz ia, esprimeva la persuasione che
«
essa valesse a ri condurre
la calma nei giovanili petti degli allievi, perch è, pat ernamente
illuminati dai ri spettivi super ior i sulle conseguenze che ponno
avere simili trav iament i, volessero di bel nuovo dedica rsi con
tutto l'animo a quegli studi indispensabili a r enderli degni di
conseguire
il
loro intento, cioè di venire poi ammessi a far parte
del glorioso Esercito che vir ilmente combatteva sotto gli ord ini
del Re per l'indipendenza italiana. »
Manteneva però l'Impazienza la conoscenza che gli allievi' ave–
vano avuto dell'intenzione manifestata da S. M. di promuovere
sott otenenti gli allievi che avesse ro raggiunto
il
19° anno, pre–
sentassero la voluta r obustezza fisica e vi accond iscendessero. Il
comandante dell'Accademia non aveva creduto di pr oporli perc hè