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- 61-

In quanto all'andamento degli studi, la

Regola

determinava

bensi le materi e d'in segnamento e

il

num ero dei cors i nei quali

esse dovevano essere apprese, ma non fissava un regolare me–

-todo di acce r tamento del pro fitto degli alli evi, e sebbene non

tacesse di esami, non aveva esplicite e particolareggiate prescri–

zioni a questo riguardo. Stante poi il numero molto limitato di

allievi asseg nati a ciascun cors o e le ammessioni che avvenivano

conti nuamente e isolatamente e ad età molto varie, si segu i in

quei primi anni un sistema affat to casalingo ed approssimati vo,

ado ttando per cr iter io prin cipale sia della promozione ad u ìfì–

ciale sia dell' assegnazlone alle vari e classi l'età dell'allievo. Solo

verso la fine di questo peri odo di tempo, e cioè

il

23 ot tobre 18:20

il

Saluzzo, come coma nda nte in 2°, faceva presente al Minister o

che se

«

gli allievi del corso st raordlnario (l'ultimo) avevano

l'aggiunto o sta vano per l'aggiun gere l'età stabilita per termine alla

loro dimora in Accademia

colla pr esunta condizione del termt–

na to corso di studi,

essi non soddisfacevano a questa seconda

condizione» e, prem endogtì che

te:

nome dell'Accademia

non

si omettesse di tener calcolo di questa condizione, e giudicando

essere diventato oramai necessario

l'Intervento

di esami regolari,

richiedeva

il

Ministro di voler nominare ufficiali estra nei all'Ac–

cadem ia col mandat o di esam ina re gli alliev i che avevano uliì –

mato i lor o st udi, limita tamente però a quelli appartenenti alle

a rmi speciali. Il ministro« in attesa che fosse stab ilito un defini–

tivo sistema da segulrsì nel preparare e nell'ammetter e

ufllciali

nei Corp i» determinò che una Commissione presieduta da un

u tllciale generale e composta di due

u fllcial i

dAr tiglierla e due

del Genio, uni tamen te al Direttore genera le degli st udi ed ai rì–

spettivi insegnanti delle mat eri e d'esame, procedesse al voluto

accertamento. Dapprincipio però questa Commissione non ebbe,

può dirsi, che un voto consultivo,

poìch è

era prescritto che, dopo

l' esame, si radun asse un

Congresso

composto del Presiden te della

Commissione, del Comandante dell'Accademia e di un

urlìcìale

super iore delegato da l Mlnlstero per

«

raccogliere tutte le nozioni

relative non solo al risulta to dell'esame, ma eziandio a lle qua–

lità religiose, morali e 'fisiche degli esam inati e per for mulare,

in base a queste nozioni, le proposte da umiliars i a S.

~r.

».

In complesso,

il

giudizio sommario del professore,

il

cont rollo del