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BASILICA MAGISTRALE
allora maestro di qu el luogo, a tutti quelli che servivano
e che in futuro avrebbero servi to a quel conven to, un ca–
sale denominato di
Afeiezl:a,
con di eci iu geri di terra, ed
una casa in Ascalona, con attiguo giardino, testimoni Ugo
d'Ibellino, Balduino Ioselino di Samusach , Gilb crto,viséorite
di Ascalona , Guido, cas tell ano dello stesso luogo, Rainaldo ,
visconte di Iopp e
(128\
Adamo, suo fi glia stro, Guilher to Ma–
radaldo ed altri nobili e ragguardevoli persona ggi. ·
Nello ' stesso anno ' 1 detto conte Amalrico confermava la
donazione falla ai frati di San Lazzaro in Filippo di Na–
poli
(129)
di un casal e detto
Taitar,
con dieci iu geri di terra,
alla pr esenza di Balduino, in clito re di Gerusal emme : .
:J
Nel
1159
la regina Molisenda donava al convento
.dei
leb–
bro si di Gerusalemme una
gaslina
(i 30)
denominata .Betana
(f3 i) ,
afflnch è
un lebbroso, oltre il solito numero, fosse per la
salu te dell'anima sua e di ' qu ella de' suoi parenti mante–
liuto in 'perpetuo nel dell o convento.
Nel segue n te anno essendo 'en trato nell 'ordine di S. Laz–
zaro Eu stachi o, frat elJo di Ugo, signore di Cesar ea
-di
Pa–
lestina
(132),
qu esto principe don ava ai cavaliefi di. S. Laz–
zaro du e case e un gia rdino.
Ugone , cognominato di Corboil , col conse nso di Elois,
sua ' mogli e, di Ugone e Rainàldo, suoi' fi gli , ed in presenza
di Leu ehrand ò, abate di S. Giorgio;
ssgnavalasi
nello stesso
tempo col dono
agl'Infermi
di S. Lazzaro in Gerusalemme
di cinquanta litte
(i33 )
di vino durante . Ia sua vita , per
ciascun anno, coll 'aggiunta di cinquant' al tre dopo la sua
morte.
Car itatevole azione qu esta , . che fu imitata quattro anni
dopo da G. ' Bri sabarra, signor di- Barutti,
il
quale, ispirato
da Dioia" lasciare il mondo e ad entrare fra i lazzariani ,
donava al loro ordine e per sempre la metà di quel vino