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,
Ma 'le' mogli dovevano o', potevano seguire i loro mariti
lebbrosi, ovvero restavano libere di pas are ad altre nozze?
La Chiesa,' consentanea 'a' suoi insegnamenti, stette per l'in–
dissolubilità
del
.matrimonio;
e cosi i lebbre i potevano al–
meno -avere' le consolazìouì dell'amore e della famialia.
L~
consolazioni poi della
carità
erano pari al male.
Ed 'in 'vero' fin dal secolo
IV
san Basilio richiamava i po–
poli a sentiment i più umani e miti ver o i lehhro i, loro
dimostrando che quei miseri dovevano
essere tanto -più
com–
patiti e soccorsi, quanto più erano infelici ; che fra le im–
monde ioro piaghe .r isplendeva ]' impronta di Dio creatore,
di c èsù redentore.
Nè
contento" alle parole, predicava viep–
più . coll'esempio , e togliendo i poveri lebbrosi dalle cam–
pagne, dalie strade, dalle porte della città, dal
1'01'0,
li rac–
coglieva in luoghi appartati , "ove fossero curati, ,manlenuti
_e protetti.
E
per ,tal modo, nella sublime sua
carità,
ab-
,
,
,
bracciava da un lato i lebbrosi , dall'altro i sani, ai quali
sommamente importava che
il'
morbo appiccaticcio ed im–
mondo fosse segregalo dagli umani consorzi.
.Per la qual cosa san Gregorio azianzeno, amico e com–
pagno' dol éissimo di lui, onorandone' le e equie con forbita
orazione, diceva:
«
on più
ci
si appre enta agli 'occhi quel
,
,
tri ste miserando spettacolo d'uomini morti prima di morire,
mutilati, espulsi dalle città . dalle ca e, dalle piazze, dalle
acqne, dal. consorzio per,fino dei loro più cari ) solo dal nome,
non più dal volto riconoscibili; nè più si veggono apparire
rielle pubbliche
-adunanzc
e nelle osterie
a
muovere
mag–
gior odio .che compassione, canterellando, e pur 'tanto
101'0
avanzava di voce, dolenti note..... Ma
perch è
andrò io cer–
cando tragiche parole ad esprimere cosa il cui -orrore non
si può con parol e adeguare? Basilio più di tutti
ci
per–
suase che, essendo noi uomini, non dobbiamo disprezzare
t ~