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CAPITOLO
-QUINTO
SOMMA R I O.
Pr odigi della carità 'crìstìana. i-- Le Opere pie, le Crociate, gli Ordin i militarl-religiosl ,
- ' I Lebbrosi. -'- Istitu zione in loro favore e sollievo dell'Ordine di S.Lazzaro. –
Suoi incrementi. - Tristi ssima fine del' regno di Goffredo e terribili sue conseguenze.
Quando l' evangelica carità era 'fi amma che ardeva vi vis–
sima nel petto de' cristiani, uniti in società, informe sì, ma
in eorrotta , la carità, si faceva per amore di Dio, per imi–
tare
il
divin Maestro, che aveva dichiarato tutti gli uomini
suoi fra telli e mostrato particolare amore ai poveri, ai fan–
ciulli, all e vedove derelitte, agli infermi abbandonati ed a
tutti in general e gli amitti.
Si pot eva allora dire che i cri stiani erano tutti eguali ,
imperciocohè niuno periva d'inedia; la loro carità era anzi
soprabbondante, e lo stesso imperatore Giuliano dovette con–
fessare che essi non solamen te soccor revano i proprii poveri,
ma qu elli an cora dei pagani .
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1\Ia la ' bella. e .san ta frat ellanza antica dei cri stiani si al–
lentava a poco a poco per la corruzione
l ~he
fra loro in–
sinuavano
-i
dissidi ' 'delle sell e , la gelosia dei pot eri 'e
le feroci passioni ; onde n'ebbe grandemente a soffrire la
carità.
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Se non che le crociate, sospendendo da . una parte le
guer re intestine, stringendo dall 'altra i vincoli comuni, le