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I

~,

capaci di interpretare e comprendere il

progresso tecnico nella sua più larga ac–

cezione, con l'obiettivo di fonderlo con

gli altri fattori che sono determinanti

per l'organizzazione del lavoro e l'orga–

nizzazione generale dell'azienda. Il pro–

blema fondamentale da risolvere per il

raggiungimento di questi obiettivi è

quello dell'inserimento ai diversi livelli

aziendali di uomini preparati, in grado

di promuovere una perfetta integrazione

della tecnica e dell'organizzazione con

gli obiettivi dell'azienda .

L'azienda moderna ha l'obbligo di fa–

vorire una formazione più cosciente dei

quadri operativi e direttivi su tutti i

problemi aziendali anche in settori di–

versi, in modo da comprendere global–

mente le correlazioni esistenti fra i vari

settori e l'armonia tra i vari obiettivi.

Lo sviluppo industriale non può proce–

dere se non parallelamente allo sviluppo

di quadri adeguatamente preparati a tut–

ti i livelli aziendali. La conoscenza di

tecniche capaci di aumentare ulterior–

mente il ritmo della produttività resterà

un fatto puramente accademico ove la

azienda non disponga di operativi ca–

paci di tradurle in azione pratica e di

controllarne i risultati in un generale

coordinamento di tutti i settori modi–

ficati dall'introduzione delle stesse. Si

tratta di formare uomini che operino

nell'azienda con una visione ampia dei

problemi esistenti, evitando che il no–

zionismo tecnico acquisito sul piano sco–

lastico si strumentalizzi in forme spe–

cialistiche e settoriali.

La formazione di questi uomini capaci

di assimilare un processo tecnico in mi–

sura sempre più elevata, può consentire

di coordinare gli sforzi verso obiettivi

primari, risultati più tangibili: in defi–

nitiva, contribuire alla produzione di

beni a costi sempre inferiori.

Otterremo così la possibilità di far per–

venire al consumatore un prodotto per

il

quale si impiega unitariamente la mi–

nore quantità possibile delle energie e

dei mezzi di cui la società dispone.

Pier Giorgio Rivetti

lO

Mario Boella

Una scelta preventiva e fondamentale

per la migliore organizzazione del lavo–

ro, che in un'industria si deve fare in

relazione con gli sviluppi della tecnica,

sta nel grado di specializzazione che la

scuola deve dare nella preparazione del

personale tecnico di ogni livello . Vorrei

qui esaminare questo problema, che

è

essenziale per la buona riuscita del si–

stema organizzativo, limitandomi al set–

tore dell'ele ttronica, intesa in senso la–

to, che

è

quello che più conosco, ed ai

livelli di tecnici diplomati e di ingegne–

ri. D'altra parte l'elettronica è un set–

tore specialmente sensibile a tali proble–

mi, poiché è quello che ha subito il più

impressionante sviluppo in questi ulti–

mi anni ed

è

tuttora in rapida, fortissi–

ma evoluzione, a volte persino sconcer–

tante. Essa perciò rappresenta un esem–

pio particolarmente significativo. Natu–

ralmente

il

problema presenta aspetti

ben diversi, e quindi richiede differenti

soluzioni, in Paesi a sviluppo tecnolo–

gico molto elevato ed in altri, come il

nostro, un po' più indietro, almeno sot–

to l'aspetto quantitativo della consisten–

za industriale.

Per quanto riguarda la formazione di

tecnici, penso che l'attuale struttura de–

gli istituti industriali sia in grado di ri–

spondere bene alle presenti necessità.

Essi già presentano una divisione in

grandi settori, quali l'elettronico, l'elet–

trotecnico, il meccanico, ma in ognuno

di questi si ha una preparazione piut–

tosto generale, che non sembra dare se–

ri inconvenienti per un lavoro di tipo

esecutivo, poiché il tempo di adatta–

mento dei soggetti a un impiego spe–

cifico non è eccessivo, e d'altra parte

offre il pregio di una maggiore loro fles–

sibilità. Purtroppo si notano forti diffe–

renze tra scuola e scuola; mentre si os–

serva che dalle migliori escono elementi

ben preparati che sono rapidamente as–

sorbiti dall'industria, ve ne sono altre

che dànno una preparazione del tutto

insufficiente. Questo però non è difet–

to del sistema, ma della sua attuazione,

per insufficienza di mezzi e soprattutto

L'intervento dell'uomo

in tutti i campi del lavoro

si affina sempre di più;

da semplice strumento passivo

diventa attore corresponsabile, con livelli

di responsabilità più elevati

insufficienza del personale insegnante.

Qui si entra in tutt'altro ordine di pro–

blemi, che

è

un po' il punto dolente di

tutta la nostra scuola.

La scelta del grado migliore di specia–

lizzazione si fa più difficile nella prepa–

razione degli ingegneri, sia perché in ge–

nere essi dovrebbero andare più a fon–

do nei problemi, sia perché l'utilizza–

zione dei laureati nell'attività tecnico–

industriale assume aspetti più numerosi

e diversi. Vi è chi ha un lavoro tipica–

mente esecutivo, chi si dedica al cam–

po tecnico-commerciale, chi si occupa di

esercizio di un'azienda o della direzione

di officina, chi infine si avvia nel set-