

Emilio Pugno
Lo sviluppo industriale, caratterizzato
dall'incremento delle dimensioni
delle aziende
i
cui processi produttivi
sono sempre più interdipendenti,
ha cercato soccorso in soluzioni
ad alto livello, quali gli elaboratori
Come si usa dire da un po' di tempo,
la questione è indubbiamente vasta e
complessa. Che lo sia non vi sono dub–
bi; su questi argomenti studiosi e scien–
ziati hanno scritto volumi, gruppi diri–
genti aziendali hanno affrontato concre–
tamente gli aspetti tecnici e dell'orga–
nizzazione del lavoro, la stessa realtà
nella maggioranza delle fabbriche lo im–
pone.
È
partendo da questa realtà (che a volte
lo studioso delega a altri come proble–
ma sociale non di sua competenza e che
l'imprenditore vede unicamente sotto
l'aspetto della efficienza aziendale) che
mi permetto di fare alcune considera–
zioni, collegando le conseguenze dello
sviluppo della tecnica e dell'organizza–
zione del lavoro ai riflessi che si deter–
minano sulle condizioni di vita e di la–
voro, sulla occupazione, sui problemi so–
ciali in generale.
Sono considerazioni di parte, ma che
scaturiscono da una realtà che non si
può e non si deve ignorare.
Vediamo gli esempi estremi di questa
realtà.
a)
Vi sono aziende anche grandi,
il
cui
gruppo dirigente aziendale ha rifiutato
sistematicamente ogni discorso presen–
tato dai lavoratori e dai sindacati per
quanto riguarda appunto l'introduzione
di un moderno processo tecnologico e
una organizzazione del lavoro e su que–
ste basi una prospettiva produttiva del–
l'azienda.
Sono aziende, anche grandi, dirette con
lo stesso criterio di una azienda artigia–
na del caso per caso, e, per qualcuna
di queste aziende, lo Stato ha finito di
contribuire con prestiti di miliardi. Il
concetto fondamentale a cui si
è
sem–
pre ispirato
il
gruppo dirigente di azien–
de come queste sono stati i bassi costi
di produzione non attraverso le inno–
vazioni tecnologiche ed una razionale
organizzazione del lavoro, ma unicamen–
te attraverso bassi salari, violazioni con–
trattuali, assunzione di mano d'opera
giovanissima che considerava - per le
condizioni a cui era sottoposta - que-