

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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paragrafo troviamo che i venti di Est e di Nord Est occupanti il 1°
e 5° posto per importanza, spirano con maggior frequenza nei mesi di
primavera, e come venti relativamente tranquilli, recanti molta umi
dità dall’Adriatico e dalla pianura del Po , e quindi concorrono ad
aumentare la riserva nevosa colle nevi primaverili; il vento di Sud
Ovest molto ricco di umidità e proveniente dall’Atlanti co, ed in
2°
posto
per importanza, spira assai violento e turbinoso nell’ultimo e nel primo
trimestre dell’anno; ad esso quindi dobbiamo la formazione della mas
sima parte della riserva nevosa del tardo autunno e dell’ inverno; i
venti di Sud e di Sud Est, caldi ma relativamente asciutti, per avere
scavalcata la catena appenninica spirano, occupando il 3° o 4° posto per
importanza, in maggio, giugno e luglio, a sciogliere le nevi invernali.
Epperò dobbiamo conchiuderne che per la direzione dei venti, per il
grado di ricchezza in vapori, per la loro intensità, per l’esposizione del
nostro versante montano, il nostro territorio montuoso è in condizioni
felicissime per la costituzione delle riserve nevose. La configurazione
della superficie è adatta poi all’ accumulamento delle nevi invernali a
costituire alla origine dei corsi d’acqua delle masse nevose più potenti
e quindi conservantisi parzialmente fino alla tarda estate, ed anche fino
all’ autunno; ed invero le valli dirette Ovest-Est o presentano presso
alla loro origine un ripiegamento nella direzione Sud-Nord, che con
duce al circo originario, il quale versando a Nord si trova in condizioni
eccellenti per conservare a lungo gli accumuli nevosi invernali, ad es.
valli del Pellice e del Chisone, della Dora Riparia; ovvero sono munite
di valloni ampii e profondi salenti al Sud, che si prestano assai bene
alla costituzione di forti riserve nevose, ed in questo caso sono tutte le
nostre valli ; ovvero ancora presentano tratti diretti Nord-Sud, ma in tal
caso i valloni laterali funzionano da conservatori, ad esempio i valloni di
Champorcher e di Chainp de Praz pel tratto diretto Nord-Sud di valle
di Aosta; ovvero infine i grandi valloni tributarti sono diretti Nord-Sud,
ma di tanto si elevano che l’esposizione aperta a Sud non impedisce la
formazione di accolte nevose dovute al fatto del livello altimetrico rag
guardevole che raggiungono. L’accumulo poi delle nevi si fa o per tor
menta o per valanghe che dividiamo in invernali,
Wind Lavinen
, de
terminate dal precipitare di cumuli nevosi, polverulenti, instabili sotto
il soffio impetuoso della tormenta, e le primaverili,
Schlag Grund
o
Schlag Lavinen
, prodotte dallo scivolare delle masse nevose sui pendii
di roccia quando l’acqua di fusione tra neve e roccia ha formato un
velo lubrificante di separazione. Le
Staub Lavinen
o
Sommer Lavinen
o valanghe estive si producono nello stesso modo delle primaverili, ma
più tardi, in estate, nelle regioni più elevate della montagna. Dovrebbe
B ak etti,
Geologia della prov. di Torino.
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