

VIE, P IAZZE E CORSI DI TORINO I L LU S TRAT I
(Torino, 1877-1902). Si veda: G.
A
l b i n a t i
,
Bibliografia let
teraria e musicale di A. Boito,
in /
Libri del Giorno,
Milano,
1918,
a
pag. 165; A . P
o m p e a t i
,
A. Boito poeta e musicista,
Firenze, 19x9; C. Ricci,
Arrigo Botto,
1919.
BOLLEXGO (Via).
Parallela a levante dello stradone di Ver
celli. prima del torrente Stura, e a levante della cascina
Malpensata.
Comune della provincia di Aosta, a sei chilometri da
Ivrea, a 255 m. sul mare. I*roduce vino, castagne, ecc.
BOLOGNA (Via).
A sinistra del corso Firenze.
Capoluogo della provincia omonima, sul confine tra
l'Emilia e la Romagna, tra il Reno e ridice. È città antica
di origine etnisca: ha belle vie
e piazze monumentali, torri
celeberrime come quelle della
Garisenda — ricordata da
Dante — e degli Asinelli.
Grandiosa è la basilicadi S. Pe
tronio; da ricordare il Palazzo
deU'Archiginnasio dove vi è
la Biblioteca Civica; ha una
celebre Università in cui inse
gnarono insigni uomini, fra
cui il Carducci e il Pascoli.
Dopo varie vicende Bologna
passava nel 1859 a far parte
del Regno d’Italia. Se nel 1513
per volontà del popolo con-
cedevasi a papa Giulio II,
nel 1796 diveniva la capitale
della Repubblica Cispadana.
Se pur vi manca la grande industria, Bologna vive sulle
sue ricchezze agricole (canapa, frumento, patate, foraggi).
della carta, della coltelleria, dei tessuti di lana, dei mo
bili. È centro ferroviario importante e centro turistico di
primo ordine. Ha notevoliTmonumenti.
• Via Udllp«Bd«Ma
Bologna diede il nome alla Bngata Bologna, costituita
nel 1859. Si rimanda a G. Rossi,
Bologna nella storia, nel
l'arte, nel costume,
Bologna, 1925-1928, voli. 3.
BOLZANO (Corso).
Ultimo a destra del corso Vittorio Ema
nuele II, prima della fer
rovia di Milano (già corso
Grugliasco).
Capoluogo della provincia
omonima, istituita con De
creto-Legge 2 gennaio 1927,
e comprende il territorio dei
circondari di Bolzano, Bressa
none, Merano, già facenti parte
della provincia di Trento. È
città antica, ricordata da
Paolo Diacono: centro prin
cipale dell’alto Adige, posta
a 265 m. sul mare. Ha indu
strie finenti, particolarmente
H i ■
★
1
B a l u a * • P a a a r a a M
BONA BARTOLOMEO (Via).
Costeggia a sinistra la fer
rovia di Genova, fra corso Dante e via Argenterò.
Nato a Nizza Monferrato nel 1792, dapprima entrò nella
carriera giudiziaria, più tardi prefetto a Savona, nel 1833
sostituto procuratore, nel 1838 senatore. Intendente gene
rale delle ferrovie piemontesi nel 1845; ministro negli anni
1857-1859 dei Lavori pubblici; direttore generale delle fer
rovie meridionali. Indefesso lavoratore, di specchiata onestà,
cooperò alla costruzione della rete ferroviaria piemontese.
Nel 1859 alla vigilia della battaglia di Solferino, in meno di
ventiquattro ore, potò far pervenire colà le truppe disse
minate in vari punti della Liguria e del Piemonte di ben
24.000 uomini, che decisero della vittoria. Lo disse Napo
leone III alCanrobert: «Chi ha vinto la battaglia è stato il
ministro dei Lavori pubblici ». Sotto l’atrio della st-’ -"""»*
di Torino, lato arrivi, sotto il busto del Bona, si legge »
_t .
grafe: «A Bartolomeo Bona — Senatore del Regno —
11 governo delle strade ferrate — fu nelle mani di lui — pre
sidio meraviglioso — non meno che alla prosperità — alla
indipendenza della nazione — N. 1792 — M. 1876».
BONAFOUS ALFONSO (Via).
Terza a destra di piazza
l'ittorio Veneto (già del Corso).
Benemerito cittadino, nato a Lione nel 1811, morto
nel 1869: lasciò alla Città di Torino tutto il suo patrimonio,
ammontante ad oltre due milioni di lire, per la fondazione
di un istituto per i giovani abbandonati. Vedi G. Buniva,
Biografia di Alf. Bonafous,
Torino, Botta, 1869.
BONCOMPAGNI DI MOMBELLO CARLO (Via).
A si
nistra di via Cibrario, presso il corso Tassoni.
Giureconsulto e statista, nato a Torino nel 1804, morto
nel 1880. Suo programma fu «educazione e libertà ». Avvo
cato dei poveri a Chambéry,
assessore al tribunale di Aosta,
avvocato fiscale a Pallanza,
sostituto avvocato generale e
senatore del Regno infine. Fu
ministro dell’istruzione pub
blica nel primo ministero co
stituzionale, ministro nel 1857
presso il Granduca di Toscana
a Firenze, quindi nel 1859
Commissario straordinario del
Re; nel 1859-60 Governatore
generale dell'Emilia, Romagna
e Toscana. Dopo il 1866 inse
gnò diritto costituzionale al-
l’Università di Torino. Fu
uomo di grandi virtù, che
™ 1■■*■■■!
amò profondamente l’Italia. Ministro col
nel 1848,
si occupò specialmente di problemi scolastici. Nel porticato
interno dell'Università vi i una sua statua in m»™» di
51
A
1