

Il primo Cinquantenario
del “ Giornale Storico della Letteratura Italiana „
Giornalismo Storico - Erudito Torinese
N el dicembre del 1933 il «Giornale Storico della
Letteratura Italiana», che si pubblica in To
rino, col ioo® volume ha compiuto le sue nozze d’oro:
cinquantanni di v ita gloriosa che riflette mia fervida
attività nel campo degli studi letterari, continuati
con un alacre lavoro. Nessuna rivista in Italia può
vantare come il «Giornale Storico » una vita così
singolare, chè esso, fedele al suo
programma, l’ha perseguito tenace
mente, fondando una vera e propria
scuola che tanto ha contribuito e
contribuisce alla ricostruzione della
storia della nostra grande lettera
tura. Proprio nell’anno stesso in cui
moriva Francesco De Sanctis, si ini
ziava il «Giornale Storico », fondato
da Arturo Graf — nome noto a
quanti amano le lettere — e con lui
da Francesco Novati e da Rodolfo
Renier, da Salomone Morpurgo e da
Albino Zenatti: e proprio nacque
quando ancora molto era da com
piere, quando ancora molto era da
plasmare e formare nella storia della
nostra letteratura. Ritiratisi gli ul
timi due, e spentisi i primi direttori,
maestri altissimi, esso venne con
tinuato più innanzi dal 1916 da
Egidio Gorra e morto questi affidato
alla direzione ed a ll’opera di Vittorio Cian, il «Gior
nale » rappresenta nelle varie successioni le correnti
della nostra tradizione storico-letteraria.
Nel «Giornale Storico » hanno collaborato i nomi
pi^rappresentativi nella storia della critica letteraria:
neRcento volumi che formano una vera e propria
biblioteca e la riassumono, è racchiuso un tesoro di
ricchezza di indagini e di analisi letterarie, che nes
suna altra rivista italiana può vantare. I cento
volumi del «Giornale Storico» d affermano una
volta di più come dalla Scuola Italiana di tutti gli
ordini, superiori e secondari, esca la voce della nostra
coltura riconosduta, anche recentemente, daO’Hau-
vette nella prefazione alla nuova edizione della
Stori*
itti*
Letterato* Italiana
(Paris, 1932): «Le
Giornale Storico
id i
s
Letteratm* Italiana
poursuit
héroiquement sa carrièresous la directionde V. Cian...
est le repertotre
inoupfimnif
de tout specumste
de la littérature italienne ». E infatti non v i è pagina
della nostra storia letteraria su cui il «Giornale
Storico » non abbia fermato la sua attenzione, e se
non bastarono i volumi del giornale, si aggiunsero
nel cinquantennio i
Supplementi
— di cui a tu tt’oggi
ne uscirono ventiquattro — su figure e periodi o
caratteri che interessano la nostra storia letteraria:
alcuni sono delle vere e compiute
monografie, come quello del Bertana
sul teatro tragico italiano d d se
colo XV III prima delTAlfieri, o
l’altro del Cian su Vivaldo Bdcalzer
e l'enciclopedismo italiano delle ori
gini, oppure ancora qui ’
’ ’ Gal
letti su l'opera di Victor Hugo nella
letteratura italiana.
Già il De Sanctis scriveva che
una storia della letteratura non sa
rebbe stata possibile se non quando
si fosse portata luce in tutte le sue
parti, quando rioè su ciascun periodo
e su ciascun scrittore d fosse una
propria monografia, uno studio che
dicesse l’ultima parola e ne sdo-
gliesse le questioni. Tale il pro
gramma a cui non venne mai meno
d d «Giornale S to ico »che non sdo
fu ed è un vero
e
proprio archivio
storico e bibliografico in servigio
degli studiosi, ma anche qualche
cosa
di vivo, una
palestra
di indagine
e
di
critica,che ha portato eporta
un largo
e preciso
contributo
alla
coltura
nazionale,
riconosduta
dagli studiosi italiani e stranieri. Degli
ita lian i
basterà dtare
il
giudizio di Benedetto Croce:
« I l
Giornale Storico
resterà monumento ddl’erudi-
zione italiana moderna e strumento indispensabile
allo studioso di letteratura
»
(Conversazioni
critiche,
II, 262); fra gli stranieri il gradò» quasi identico,
già citato, ddl’Hauvette.
Quando un giorno si scriverà la storia dd giorna
lismo letterario italiano die sta a cavaliere di due
secoli, posto cospicuo troverà certo il «Giornale
Storico della Letteratura Italiana »: verranno ricor-
I
1
- A A
-
*------------------
* A A -----------
i — A ------
*
dati
1
direttori eoe a succedettero aa
Arturo un i
a Vittorio Cian, fl quale ultimo dopo la morte di
Egidio Gorra nd
1919
, al
37
* volume, ss assunse
con mano ferma e «pieno di fede » la direzione.