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- P t w r a H f
Il Ponte Mosca ed il piano regolatore del Borgo Dora
C on deliberazione podestarile 31 ottobre 1932-XI
è stato assegnato al corso già denominato
«Ponte Mosca » il nome di Giulio Cesare per «ricor
dare ed onorare degnamente questo grande romano».
A l nome del Mosca verrà quanto
prima dedicata altra via cittadina
dopo aver sentita l’apposita Com
missione municipale per la denomi
nazione delle vie.
Il corso Ponte Mosca fu chiamato
con tal nome soltanto nel 1908:
dal 1868 a questa data era indicato
come via al ponte Mosca ed ante
riormente come via al ponte di Dora.
Il cambio di denominazione ha
rinnovato di certo nella mente dei
torinesi il ricordo che la nostra Città
ha potuto da circa 104 anni (il
ponte venne aperto al transito nel
l ’agosto 1830) e può tuttora vantare
per merito del M o ta una delle opere
più meravigliose della statica.
L’ingegnereCarlo BernardoMosca
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nacque in Occhieppo Superiore
(Badia) il 6 novembre 1792 e mori celibe in Torino
Ù 13 luglio 1867 nella sua abitazione in via Carlo
Alberto, 33, casa Pomba.
Ingegnere del Corpo Scale del Genio Civile, di
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cm divenne ispettore, arcnitetto oei ne, senatore
del Regno, fu ancbe consigliere al Municipio di To
rino dal 1848 al 1860.
Dora (che
legno posto a
architettata dalllng.
da S. M. il Re Carlo Felice, su proposta
nsiglio
superiore dei ponti e strade, nella considerazione
che si sarebbe eseguita opera vantaggiosa pel com
mercio ed in pari tempo di notevole abbellimento
della Capitale.
Il progetto Mosca ebbe altissimi
riconoscimenti del suo grande pregio:
in una lettera del 17 febbraio 1823
diretta ai Sindaci Rovere di Piobesi
e Rignon, il conte Caccia, Intendente
g e n e r a le dell’Azienda economica
dell’interno, fra l’altro così si espri
meva: • dovendo quest’opera per la
sua arditezza e maestria ridondare
a maggior lustro di questa Capi
tale i.
Infatti il ponte consta di un solo
arco di m. 45 di corda e m. 5,50 di
saetta. La necessità di costruire un
ponte ad un solo arco si era
dato che i
Merito eccezionale
Mosca di aver saputo sormontare le
frapponevano ideando fl suo
mentre
luzione