

VIE, PIAZZE E CORSI DI TORINO ILLUSTRATI
ALLIEVO GIUSEPPE (Via).
In regione Lucento, tra corso
Grosseto e via Vittorio Cuniberti, parallela di via Lom
broso.
Nato a S. Germano Vercellese nel 1830: fu insegnante
ed educatore. Lungamente insegnò filosofia e pedagogia
G lu a p p * A lit a r *
nell’Ateneo torinese, dove continuò il suo magistero fino
alla morte, avvenuta nel 1913. Sostenne la dottrina «che
la filosofia spiritualista è la filosofìa tradizionale degli Ita
liani ». Per tutte si rimanda all'opera del mio compianto
maestro: G.
V i d a r i ,
Giuseppe Allievo,
Torino, 1914.
ALLIONI CARLO (Via).
A destra di piana Statuto.
È stata aperta nel 1847 e dedicata ad uno dei più il»
lustri botanici del secolo XV
1
I
1
, nato nel 1728, morto
nel 1804; chiamato ad insegnare da Carlo Emanuele III
all’Ateneo di Torino, professò materia medica, ma il suo
ingegno era tratto ad investigare la natura. Già del 1757
è il suo trattato di
Orittologia
in cui descrive i fossili del
Piemonte; dell'anno dopo è il
Trattato delle
Migliati,
del
1795 l'opera sulla
pellagra.
Ma il lavoro a cui lungamente
attese e a cui maggiormente affida il suo nome è quello
diviso in tre volumi, stampato a Torino nel 1785, dedicato
a Vittorio Amedeo III, sulla
Flora Pedemontana.
A lui si
deve se l’Orto botanico di Torino si arricchì di molteplici
piante nostrane e straniere. Fu anche uomo onorando e
caritatevole: la sua pratica medica la esercitò a beneficio
del popolo. Abitava in Torino in via Alfieri. Un suo busto
in bronzo, opera dello scultore E. Ridoni, è nell’Orto bota
nico; nella «ala del Museo esiste un suo ritratto del pittore
Revelli. Il Linneo gli dedicò il genere
Aliionia.
I suoi
Scritti
botanici pubblicati nella ricorrenza centenaria della morte,
vennero stampati a Genova nel 1904.
ALMESE (Via).
Terza a sinistra dello stradali di Francia
oltre l ’antica barriera.
Almese
(Ad Maesam),
comune di Val di Susa, a 25 Km.
da Torino, a 411 m. sul mare, sul Messa affluente di sinistra
della Dora Riparia. È stazione estiva. Fra gli edifici monu
mentali vi ha una Casa forte, le Torri di S. Mauro e di
Villar Dora. Almese già appartenne in fendo ai conti Ber-
tolero, è antichissimo, per quanto appare dalle pergamene
che si conservano nell’archivio comunale.
Vi scorie il torrente Messa, il quale, formato dalle acque
collettizie dei monti di Rnbiana, entra nella pianura di
questo luogo, per andare a metter capo nella Dora. I vari
canali, che derivano dal Messa, contribuiscono grande
mente alla prosperità delle campagne.
Nell'estremità meridionale del territorio v ’ha un giaci
mento di torba, l'estensione e profondità del quale non è
conosciuta. 1 prodotti sono i medesimi chc quelli degli
altri paesi posti sulla sinistra sponda della Dora: partico
lare importanza in questi ultimi anni ha assunto la colti
vazione delle pesche.
ALPETTE (Via).
In regione Madonna di Campagna a
destra della stazione di /.anzo, oltre via Lamporo.
Comune nei dintorni di Ivrea, in provincia di Aosta,
a 950 m. di altezza sul mare, a 3 chilometri da Pont Cana-
vese dove è la stazione ferroviaria.
ALPI (Via delle).
La quinta a sinistra di corso Francia.
Dal nome della maestosa catena che segna le linee di
confine occidentale e settentrionale d’Italia.
Esse diedero nome alla Sezione dei
Cacciatori delle
Alpi,
istituita nel Cadore nel 1848, e col titolo
Esercito delle
Alpi
si chiamarono le legioni mobili di Luciano Manara
nella guerra Lombarda del 1848 che si trasformarono più
innanzi nei Bersaglieri di Manara.
ALPIGNANO (VIA).
La seconda a destra dello stradone di
Francia dopo l'antica barriera.
Comune della Provincia di Torino, a tre chilometri da
Rivoli, sulla Dora Riparia, sulla linea Torino-Bardonecchia.
È a 329 m. sul livello del mare. Edifici monumentali. Chiesa
di S. Martino, Castello Provana.
ALTACOMBA (Corso).
Dal corso Francia, oltre via Pra-
rostino all'ex barriera Valdocco.
Celebre Abbazia benedettina nella Savoia, sulla riva
occidentale del Lago di Bourget, fondata da Amedeo III.
Fu tomba di molti principi di Savoia, fra cui Carlo Felice
(con statua dovuta a Benedetto Cacciatore) e quelle di
Maria Cristina che protegge le arti (di G. Albertoni). Con
la cessione della Savoia alla Francia, Altacomba passava
alla Francia, ma per una clausola particolare nel trattato
di cessione, rimase di proprietà del Re d'Italia.
Si rimanda a Cibrario,
Storia e descrizione della Reale
Badia di Altacomba,
Torino, 1843-44.
ALTESSANO (Strada comunale di).
In borgata Lucento,
a destra dello stradone di Pianezza.
È una frazione del Comune di Venaria Reale, ma un
giorno dava il nome alla regione dove sorge la Venaria.
AMADEO GIOV. ANTONIO (Via).
In borgata Pilonetto,
seconda a destra del corso Moncalieri oltre il Ponte
Isa
bella.
Architetto e scultore n. a Pavia nel 1447, m. a Milanr»
nel 1522. È chiamato comunemente l'Amadeo: lavorò assai
per il Duomo di Milano, e a lui si deve l’impostazione archi-
tettonica della Cattedrale di Pavia. A Bergamo poi la
tomba del Colleoni. Rappresentò l’indirizzo del Rinasci
mento *in Lombardia, con gusto venezianeggiante. Ancbe
per la Certosa di Pavia, per il Duomo di Cremona portò la
grazia del suo gusto. Su di lui la monografia di F.
M a la g u z z i-
V a l e r i ,
G.
A. Amadeo scultore e
architetto lombardo.
Ber
gamo, Arti grafiche, 1904, in-40.
AMARI MICHELE (Via).
Parallela a levante dello stradale
Basse
del
Lingotto e sboccante sulla strada interna dei-
l'ex-cinta daziaria, presso la ferrovia di Genova.
Nato a Palermo il 7 luglio 1806. partecipò vivamente
al movimento politico della sua isola. Fa ministro sotto
vari governi. Senatore nel
1861; professore all'istituto
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