

Superiore di Firenze. Morì a Firenze il 6 luglio 1889. Fu
a rab ista
insigne: ci lasciò la
Storia dei Musulmani in Sicilia
(il
primo volume usci nel 1854, l'ultimo nel 1872). A Parigi
pubblicò la seconda edizione delle sue
Storie de' Vespri
(prima edizione del 1842), opera di grande valore storico
p patriottico, in quanto volle essere e fu, una battaglia
con tro
il governo borbonico.
Si
veda di lui quanto il
D 'A n c o n a
scrive sul
Carteggio
letterario e politico di M. Amari,
Torino, Roux, 1895. La
sua
bibliografia venne raccolta da G.
S a lv o - C o z z o ; O .
Ton
ti
a s in i,
La vita e le opere di Michele Amari,
in «Atti del-
l’Accademia dei Lincei »,
S .
IV (Scienze Morali), VI, 1, 1889.
ANCONA (Via).
A sinistra del corso Firenze.
Città fortificata delle Marche, con ampio porto, antica
mente detta ■ Ancon Dorica » perchè fondata dai Dori
poco dopo il *400 aTCr.' Fu'poi colonia romana, protetta da
Traiano che ne fece una delle
basi navali della flotta romana.
Fece parte più tardi dell’esar
cato di Ravenna, e sotto ai
Longobardi fu sede di un
marchesato. Fiorente durante
il periodo comunale passò
verso la metà del secolo XV,
alla Chiesa. Durante il pe
riodo napoleonico fu capo
luogo del dipartimento del
Metauro. Nel 1860 venne unita
al Regno d’Italia. È bella
città: celebre la Cattedrale
dedicata a San Ciriaco, il
Palazzo comunale, la chiesa
di S. Domenico.
m
,
RNCDNR
È nodo im
portante di co
municazioniter
re stri, sca lo
principale fra il
centro d’Italia e
l’opposta spon
da dalmata. An
cona ha dato il
nome ad una
B r ig a ta costi
tuita nel 1862 e
il nome ad una corazzata che prese parte alla battaglia di
Lissa: radiata dai quadri nel 1903, la sua bandiera si con
serva nell'Arsenale militare di Venezia.
ANDORNO (Via).
In regione Vanchiglietta. Seconda tra
sversale alfcorso Belgio dopo corso Tortona.
Comune della Provincia
rercdh, a 345 m. sol mane
valle omonima, sulla
destra del Cervo, affluente
della Sesia.
£ paese industriale (mo
bili, stadie, « ppiii liquori,
ecc.). Ha uno stahObnoato
idroterapico.VirinosorgeSa-
ghano,patria di PietroMieta.
Andorno è k patria di Ber-
P«-
io le aei settecen to, n o c e vote
è In Orissn parrocchiale
di
S. Lorenao. Meda valle sorge
anche il Santuario di S. Gio
vanni con aaneaso Oaptrio
da cai ri pnò nccsdsre. ai*
ANDREIS VITTORIO (Via).
A sinistra di corso Giulio
Cesare.
Prima era detta via del Fiando: oggi dedicata alla me
moria del munifico benefattore torinese che donò la cospicua
somma di un milione alla pubblica beneficenza.
ANGELICO (BEATO) (Via).
In regione ex-barriera di
Lanxo, parallela a destra del prolungamento dello stradone
di Borgaro, oltre l'incrocio collo stradone di Lanzo.
Fra Giovanni da Fiesole, al secolo Guido o Guidolino
di Pietro, detto il Beato Augelico, pittore insigne di affreschi
e di quadri di indole religiosa e di squisita fattura, n. a
Vicchio nel Mugello nel 1387, m. a Roma nel 1455. Lavorò
a Fiesole, a Firenze, a Roma, a Orvieto: celebre la sua
deposizione dalla Croce, gli affreschi in San Marco a
Firenze e a Roma nella Cappella Niccolina, in Vaticano.
Il Vasap ci ha lasciato memoria di questo pittore, rav
volto nella leggenda, che rinunziò, per umiltà, al vescovado
di Firenze. Fu il pittore della preghiera chè «non mai
avrebbe messo mano ai pennelli se prima non avesse fatto
orazione ». Scrive il Tumiati: «Se vi è un artista che si può
amare questi è proprio l'Angelico: con la sua semplicità
sincera che non ha nulla di lezioso con quel suo lirismo
profondo e umano, con la sua commozione estatica, con la
prodigiosa armonia dei colori ci commuove prima di farsi
ammirare». Su di lui si rimanda, per tutte, all’opera di
P.
M u r a t o f f ,
Frale Angelico,
Roma, 1929, e D.
T u m ia t i,
Bealo Angelico,
Milano, 1934.
ANGIOLINO (Via).
In regione Martinetto, perpendicolare
a destra della strada delle Ghiacciaie, dop
boleto.
Monte delle Alpi Graie (m. 2168), fra le Valli di Lanzo
e il Canavese.
ANGROGNA (Via).
In regione Pozzo Strada, prima trasver
sale
a
via Borgone.
Comune della provincia di Torino a 6 chilom. da Torre
Fellice, che prende il nome dal torrente omonimo, affluente
del Fellice: è 782 m. sul mare. Due terzi degli abitanti
sono Valdesi, e nella parte superiore del territorio si paria
un dialetto franco-provenzale. Ha la speciale industria
delle forche di legno. Si mostra ancora una grotta naturale
detta «grotta delle tane », dove tenevano le funzioni reli
giose gh ««rirhi Barbi. Delle varie frazioni di cui è composto
il paese, la più importante è Serre, dopo la quale la valle
si stringe, e fu qui che i Valdesi si difesero contro le truppe
di Savoia. Il De Amids lo ricorda, chiamando questo punto
«Le Termopili Valdesi».
ANTINORI ORAZIO
(Via). In regione Crocetta, ultima
«
destra di vi» Ma
Naturalista insigne e illustre viaggiatore africano, nato
in Perugia nel 1811. morto a Let-Marcfià, nello Sdoa nel
1882. Ebbe giovinezza strana: fu appassionato dell’orni
tologia, coOaborò col Principe di Canino Cario Bonaparte
alla sua
Femma Italica.
Combattè neOa campagna del 1848
e più tardi viaggiò in oriento • in Africa. Fu nel 1867 fra i
Fu l'iniziatore dsBa spedinone italiana nello Sdoa;
rappresentò l’Italia nel 1869 all’apertura del Canate di
Suez. Molte cose d badò a stampa, ira cui la Fauna
Ita
lica, Catalogo
di «ma
ccUexùme
di
mceU africemi.
e altro.
V. G. Aimnoai,
I l marchiti
Orario
Antimori,
Perugia. 1883.
ANTIOCHIA (Stenda dell').
A
anidra
Vertala,
«ito»
il