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I l P a t r o n a t o N a z i o n a l e di T o r i n o

negl i anni 1926-1928

Il Patronato Nazionale di Torino presen­

ta la sua relazione annuale e quella che

comprende il complesso della sua attività

dal

1

" gennaio 1926 a tutto il 31 dicon-

bre 1928.

L ’ importanza raggiunta dall'Ente in

in ogni Provincia d’ Italia e quella dei com­

piti istituzionali che all'Ente sono deman­

dati dalle disposizioni legislative che lo re­

golano, rende necessario che il pubblico co­

nosca con precisione i confini e la natura

delle prestazioni del Patronato che in Pro­

vincia di Torino ha raggiunta la sua piena

affermazione da considerarsi non solo sotto

l ’aspetto quantitativo dell’opera svolta ma

sopratutto qualificativo ed in tutti i campi

della previdenza.

Per la migliore intelligenza di queste no­

te statistiche, non è male dir subito che se

1 Ente ha un organizzazione tecnica autono­

ma ed indipendente lo svolgimento della

sua attività è sostanzialmente e finalistica­

mente Sindacale e l’ Ente stesso

è

ditatti

l'organismo tecnico delle Confederazioni

dei Sindacati Fascisti dei Lavoratori.

Con questa premessa, apparirà chiaro che

il Sindacalismo fascista, almeno per quel­

lo che riguarda i lavoratori, non è soltan­

to organizzativo, ma

è

largamente assi­

stenziale sia per quanto discende dalla

applicazione dei concordati di lavoro, sia

per quanto si riferisce all’applicazione di

tutte le leggi sociali.

Ecco dunque i quadri dell’ attività fìn’ora

svolta.

E’ uno dei servizi più delicati e di mag­

giore responsabilità del Patronato in quan­

to accerta, attraverso i contratti cogli ope­

rai e la vigilanza che compie direttamente

le inadempienze assicurative, le lacune dei

contributi sulle tessere speciali e cura il ri­

cupero di tali somme a far capo dal 1920

vale a dire all’ inizio dell'applicazione della

legge.

In questo campo il Patronato opera in

collaborazione con altri End ed Istituti in

conformità di quanto stabilisce l ’art.

2

del

Decreto Ministeriale 24 dicembre 1927,

adoprandosi nel tempo stesso per la pro­

paganda, lo studio, la diffusione ed il per­

fezionamento della legislazione sociale.'

Oltre a conseguire il vantaggio indivi­

duale dell’assicurato, che viene così a ve­

dersi accreditati sui conti individuali som­

me maggiori per una più larga pensione di

invalidità o vecchiaia, il Patronato Nazio­

nale mette la Cassa Nazionale per le Assi­

curazioni Sociali in condizioni di incassare

rilevanti contributi che andrebbero diversa-

mente dispersi, contributi coi quali si prov­

vede, insieme a quelli regolarmente riscos­

si, agli infiniti scopi umanitari di dominio

del predetto Ente.

E’ la forma più cordiale e più intima di

collaborazione dalla quale si sprigiona uno

specialissimo senso di rispetto per la vec­

chiaia dei nostri operai. Sono stati inviati

complessivamente 338 inviti a regolarizzare

la posizione assicurativa, in dipendenza di

che sono state recuperate L. 52.321 di con-