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tributi
andati ad aumentare i conti indivi
duali delle pensioni
ai lavoratori della no
stra Provincia. 1 cumulo dei contributi
recuperati, dall’origine dell’ istituto di To
rino al 31 dicembre 1928, ammonta a lire
209.637,40.
Questi servizi sono in stretta relazione di
efficienza con quello sopra accennato della
sorveglianza per l ’ applicazione delle assi
curazioni sociali. Cura l’ istruzione materia
le delle pensioni di invalidità e di vecchiaia
e degli assegni di morte e maternità affinchè
le relative domande giungano all’Organo
assicurativo (C.N.A.S.) complete di ogni
documento e pienamente procedibili. L ’ U f
ficio si sostituisce agli interessati nella ri
cerca dei documenti allo scopo di prodigare
una effettiva assistenza ; giacche i prestatori
di opera non hanno sempre la possibilità di
dedicarsi personalmente alla produzione
documentaria e d'altronde gli Uffici pub
blici non consentono la necessaria sollecitu
dine che agli operai abbisogna. Natural
mente i servizi non sono soltanto ammini
strativi, ma altresì medico e legali in quan
to i beneficiari delle prestazioni sono sotto
posti ad un controllo medico, talora radio
logico e occorrendo legale, in quanto in
caso di negata pensione od assegno si espe
risce un regolare giudizo avanti le compe
tenti Commissioni arbitrali.
Trattandosi di una nuova legge, impor
tante si presenta l ’ affermarsi della primissi
ma giurisprudenza sotto l ’ influenza del Pa
tronato Nazionale che ha per questo Ufficio
Legale debitamente apprestato. In quanto
al beneficio protettivo è fuori di discussione
la enorme importanza che esso ha assunto,
poiché sono migliaia e migliaia di lire che
vanno a costituire le pensioni e gli assegni
dei nostri operai, a rendere serena e tran
quilla la loro vecchiaia e a compensarli
del lavoro prestato per la grandezza della
Patria.
Per questo servizio assistenziale, l'azione
del Patronato è stata considerevolissima se
sì
pensi che nel 1928 è più che raddoppia
ta l'entità delle liquidazioni raggiunte nel
1927.
Si sono aperte :
192 pratiche di pensioni di invalidità;
144 pratiche di pensioni di vecchiaia;
354 pratiche di assegni di morte;
738 pratiche di assegni di maternità
con un ammontare di
65.000 lire di pensioni annue d'invalidità;
76.000 lire di pensioni annue di vecchiaia;
95.000 lire di pensioni annue di assegni di morte;
63.000 lire di pensioni annue di maternità;
con un benefìcio totale direttamente andato
ai lavoratori della Provincia, sotto
forma di
pensioni e di assegni di
L. 300.000.
Assommando al risultato del 1928 quel
lo conseguito nel passato, si ha un cumulo
di L. 722.000 liquidazioni.
Soltanto da poco tempo funzionano in
Italia le Commissioni Arbitrali per la deci
sione delle controversie nascenti dall'appli
cazione dell’assicurazione obbligatoria inva
lidità vecchiaia : avanti di esse l ’ assistenza
ai prestatori d’opera è devoluta al Patrona
to Nazionale e già nel 1928 il vantaggio fat
to conseguire ai lavoratori con i ricorsi al
Comitato Esecutivo della C.N.A.S. ed alla
Commissione Arbitrale assomma a L. 5667.
Col diminuire dello stato di disoccupa
zione è anche diminuita la erogazione dei
sussidi, senza risparmio tuttavia del lavoro
di organizzazione e sorveglianza, giacché il
Patronato, gestendo questo servizio per
conto di altri, ha desiderato rispondere a
tutte le esigenze dello stesso e alla delica
tezza della funzione.
Fra Torino e Provincia nel 1928 sono
state aperte 4346 pratiche, di cui 3786 ac
colte e 521 respinte per vari motivi fra i
quali predominano l’ insufficienza dei ver} 208 {