

Pregliasco, che forse conosceva le ragioni
del diniego, pretese l'inclusione nel patto di
alcune condizioni, che modificavano il pri
mitivo capitolato in qualche punto (142).
Messa sulla via delle concessioni, la Com
missione municipale credette di dover ab
bassare le ali e arrivò persino a fare uno
strappo abbastanza largo nella veste del-
1 Eguaglianza col ristabilire alcuni privilegi
già concessi in antico alla Società dei Cava
lieri, e precisamente uno di quelli, che
maggiormente avevano scandalizzato i fau
tori del nuovo stato di cose. Finì per stabi
lire a favore del Pregliasco, che potesse pre
tendere, che durante il carnovale nessun
teatro avesse da rimanere aperto durante lo
spettacolo del teatro Nazionale, salvo ac
cordo preventivo colla Società impresaria
del Nazionale, della quale il Pregliasco stes
so era gerente.
Ad essa fu concesso di poter tenere aper
to il teatro, quando e come le piacesse e con
gli spettacoli, che più le talentassero. 11
Pregliasco e soci si prevalsero subito di que-
(142)
Il Pregliasco accettò un contratto per nove anni
coll‘onere di due opere all'anno, una delle quali scritta
espressamente da un maestro di cartello e due balli per
ogni opera: libertà di tenere aperto il teatro in altre sta
gioni con spettacoli di prosa. previa richiesta ; feste ed
illuminazioni a carico del committente ; pagamento al
fondo di beneficenza del sesto dell'incasso generale.