

Facsimile W l i la tta r» autografa d ia C Calaiwfca u r i w al P. G a rrid o II 7 luglio I W
Diego muore nella casa di Francesco Gorricio
e nomina il P. Gaspare suo esecutore testa
mentario. L'unico figlio legittimo ed erede di
Cristoforo Colombo, Diego, è raccomandato
dal padre alle cure del certosino novarese, il
quale riceve pure in consegna il testamento
che Diego fa prima di partire per le terre sco
perte dal padre (1509).
Esaminiamo, ora, la corrispondenza episto
lare Colombo-Gorricio.
La prima delle lettere di Cristoforo Colombo
al P. Gorricio è del 12 maggio 1498. ed è
datata da San Lucar de Barrameda, ov'erano
in allestimento le navi per il terzo viaggio.
Gli dà la notizia che non è partito ancora,
perchè a causa dell'aumento del carico e
degli equipaggi da trasportare, ha dovuto
acquietare una nave che trasporterà l'eccesso
delle merci sino a Madera. La partenza è
ancora ritardata, e il 28. sempre del mese
di maggio, il grande Navigatore scrive di
nuovo al certosino suo amico per spiegargli
le cause del ritardo nella partenza. Si aggiunge
ora il pericolo che le sue navi cadano preda di
navi francesi, che le attendano al varco: egli
si dice ben preparato per ciò che si riferisce
alla navigazione; ma non per la guerra « e Dio
perdoni, conclude, quelli che sono causa di
questo ».
Vi è qui una chiara allusione all'aspro con
trasto, che sempre vi fu, fra Cristoforo Colombo
e don Giovanni Rodriguez de Fonseca fin
dal primo giorno in cui questo
di Burgos, che aveva fama di rigido ammini
stratore, fu messo a capo dell'Ufficio delle
Intjpe, creato appunto per studiare i problemi
politici ed economici che derivavano dalla sco
perta delle nuove terre.
Il bravo esploratore francese G. B. Charcot,
al quale dobbiamo una bella vita di Cristofore
Colombo considerato specialmente come uomi
di mare, descrive a colori vivaci la lotta fra
Colombo e il Fonseca, l'iniziativa eia buro
crazia. l'ardita azione e le «cartoffie amar