

lombo con le due navi che gli rimanevano
entra nel porto di Santa Gloria della costa
s» ttentrionale della Giamaica; accoppia le due
caravelle e le fa incagliare sulla spiaggia.
Si trattava di salvare il salvabile.
Ecco Colombo, col suo fratello Bartolomeo
e col giovane figlio naturale Fernando e gli
equipaggi delle due caravelle, abbandonati
in una località lontana dalle vie percorse da
navi spagnole. Bisognava chiedere aiuti al
governatore che vi risiedeva nella Spagnola,
ma come raggiungere questa lontana isola
che dista dalla Giamaica come Marsiglia da
Biserta?
L'impossibile non esiste per gli uomini
di fede e di coraggio. Diego Mendez, eroico
marinaio spagnolo, e Bartolomeo Fieschi,
un non meno coraggioso genovese, devoti a
Colombo, allestiscono alla meglio due piroghe
indigene per intraprendere la lunga e pericolosa
traversata, che dai più era considerata come
una follia. Il grande Ammiraglio, quasi privo
di forze, afflitto da un acuto male d'occhi,
prima della partenza consegna al Mendez
parecchie lettere, tra le quali una per il Re
di Spagna con la data del 7 luglio 1503, e
altre per il figlio Diego e per i suoi amici e
protettori, tra cui. in prima linea, il P. Gaspare
Gorricio di Novara. Come è noto, l'audace
impresa del Mendez e del Fieschi riuscì. Sulla
fine di maggio del 1504. un buon naviglio
carico di viveri giunge in soccorso ddl'Ammi-
raglio, il quale, dopo molte altre traversie,
potè, Analmente, il
1
novembre 1504 rientrare
nella Spagna.
Mentre non ci è pervenuta la lettera diretta
al figlio Diego, giunsero sino a noi la lettera di
Colombo al Re di Spagna, e quella, scritta
nello stesso giorno, al P. Gorricio. Essa con
tiene una dichiarazione molto importante.
« Se il mio viaggio, vi è detto, fosse tanto
utile alla mia salute e alla tranquillità della
mia famiglia, come dimostra che debba essere
di ingrandimento della corona reale del Re
e della Regina, io spererei di vivere più di
cento giubilei »>. Come si spiegano queste
parole di Colombo? Quale ingrandimento egli
aveva portato alla corona reale di Spagna ?
Ecco. Il quarto viaggio gli aveva ormai data
la certezza che le terre da lui scoperte costi
tuivano un nuovo mondo, al di là del quale
vi era un altro oceano, che separava le terre
da lui trovate da quelle dell’Asia. Questo
nuovo, vastissimo, continente, percorso da
fiumi grandiosi, egli l'aveva scoperto, fra
difficoltà grandissime e continui pericoli, per
i Re di Spagna, e costituiva un ingrandimento
immenso dei loro possessi.
Intanto è molto sic
ivo, per il nostro
assunto, che, pur nel breve tempo che aveva
a sua disposizione, mentre Mendez e Fieschi
allestivano le loro canoe per l'ardita crociera,
egli abbia voluto, oltre che ai Sovrani di
Spagna e al figlio Diego, scrivere anche, sia
pur brevemente, al bravo certosino piemon-