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puntato in parecchie parli Ir guide di Turino pia

ffirtfoti del Crufri 11753). Dero^i ( 1781) e Paro-

letti <18191.

Oltre che i congressisti. ebbero in ornalo esemplari

deHopera le LL. MM.. le LL. AA. RR. U Dura di

Snoia, il Dura di Geaeva e il Principe di Savoia-

Carignano, le massime autorità ed alcuni istituti di

cultura cittadini.

A congresso finito, la civica amministrazione, per

mezzo del Mastro di Ragione conte Bosco di Ruffino,

espresse all'autore con la seguente lettera i suoi rin­

graziamenti ed il suo plauso per la magnifica riu­

scita dell'opera che incontrò il pieno gradimento

di tutti.

« La pregevolissima struttura della nuov'opera con

somma cortesia intrapresa, ed in così breve spazio

di tempo compiuta superò l'aspettazione univer­

sale.

L'unanime approvazione della dotta Italia rappre­

sentata per la seconda volta in un solenne Congresso

fece eco al voto riconoscente dei torinesi.

Legittima interprete di questo voto la civica ammi­

nistrazione mi ha dato il prezioso incarico di por­

gertene affettuosa testimonianza e di pregarla nello

stesso tempo di gradire un tenue pegno della grati­

tudine dei suoi concittadini.

Sono molti anni che la patria è onorata dalle glorie

letterarie di V. S.

IH.ma

. ora le è dolce di esserle

più direttamente debitrice per le fatiche sofferte in

un oggetto d'interesse affatto municipale ».

Il Bertolotti rimase sensibilissimo a tanto onore

e considerando il documento « uno dei più onore­

voli monumenti della sua vita letteraria » rispose:

« Io ringrazio la Città della scelta fatta di me per la

Descrizione di Torino, benché accettassi con rilut­

tante animo il grave incarico che mi si rendea ter­

ribile per l'angustia del tempo e la qualità dello

scopo; la ringrazio per l'intera libertà lasciatami

nel compilarla a mio genio il che mi riuscì prova di

illimitata fiducia ».

Non pochi compilatori di studi su Torino attinsero

fino ad oggi dall'Opera del Bertolotti le notizie loro

occorrenti e tuttora il volume che è diventato raro,

costituisce una preziosa fonte per le ricerche: so­

vente infatti esso è segnalato nelle bibliografie delle

pubblicazioni di carattere storico.

Per onorare questo illustre cittadino il Consiglio

Comunale il 24 dicembre 1871 deliberò di denomi­

nare col suo nome il tratto di via nell'ingrandimento

della Sezjone Monviso tra le piazze Venezia e Sol-

feriqp a notte della tipografia Favaie.

Il Bertolotti, che morì in Torino nel 1860. fu gior­

nalista e scrittore. Scrisse un romanzo storico : « La

calata degli Ungheri in Italia », e per il teatro le

tragedie: «Ines di Castro» e «Tancredi conte di

Lecce ». E* anche autore di un poema epico*sacro:

« Il Salvatore del 1844 ».

om O PASTONI