

G io v a n n i M ic h e le (T) C n M r i .
(Civico H
mm
d'Arta Antica. Torino)
... quantunque • scrive « vi fossero alcuni
«•«-eri singolari che dicevano a ciascuna delle
mi«* novità:
C'est boti, mais ce n'est pas de
Molière
. Chi erano codesti « esseri singolari ?
Non lo chiarisce e si limita a commentare:
... Sapevo bensì che tutti quelli i quali
«lavano un giudizio così vago e poco ragionato
non andavano allo spettacolo se non per
girare i palchetti e farvi crocchio >. Erano, a
buttarla in moneta, i disturbatori presun
tuosi che passano la serata in conversazione
• poi pronunciano sentenze sulla commedia
• he non hanno udito.
Anche qui va osservato che la piaga non
• ra esclusiva del teatro torinese nè dì quel
l'epoca. A Torino il commediografo la trovò
aggravata dalla circostanza che i mormora-
tori s'accordavano nel tirare in ballo a spro-
|M»«ito il Molière.
i Neramente egli ribatte • mi si onorava
|»iii di quello che meritavo, non avendo io
mai avuto la pretensione di esser mes>o a
•onfronto dell'autore francese... Conoscevo
I"-ni—-imo il Molière e rispettavo questo mar
in i d«ll'arte al pari dei Piemontesi, per
•|ue«to appunto mi venne voglia di darne
loro una prova convincentissima >. La cosa,
come tutti gli episodi delle
Memorie,
è rife
rita con estrema semplicità, alla spiccia, ma
lascia indovinare le reazioni suscitate nel
l'animo del Goldoni.
Eh. non senza uno stimolante rovello si
piantano a mezzo le vacanze e. nel corso
d'un viaggio intrapreso per curare l'ipocon
dria, si finisce per tornare a tavolino a scri
vere di furia un lavoro in cinque atti! Si met
tano pur nel conto l'estro e l'ispirazione, ma
non si spiegherebbe quest'attività fuori pro
gramma senza l'ardore e il pungolo d'una
febbre segreta. « Composi subito » racconta
« una commedia in versi a scena fissa e senza
maschere, il cui titolo ed il soggetto princi
pale era
Molière
. A chi gli rimproverava di
non eguagliare il valore del maestro, rispon
deva con una calda celebrazione di questi.
« Due aneddoti della sua vita privata ■spiega
• me ne porsero argomento. Il primo è il suo
matrimonio ideato con Isabella, figlia della
Béjart. e l'altro la proibizione del suo Tar-
tuffo.
Codesti due fatti storici così bene si
prestano l'uno all'altro, che l'unità dell'azione
osservasi perfettamente .