

I L C O N T R I B U T O DI T O R I N O
PER L’EDUCAZIONE DEL POPOLO
La nostra Provincia, clic vanta tipici primati nel
campo pedagogico anche «li fronte alla scuola stra
niera. ha avuto in ogni tempo incigni pedagogisti.
Ricorderemo, fra gli altri, darlo llarione Petitti di
Roreto che partecipi» al movimento a favore della
istituzione degli a-ili infantili, il cui fondatore fu il
canavesano Maurizio Farina, e che contribuì a ll'a
pertura delle scuole di metodo affidate all'Aporti e
al movimento per l'educazione popolare a cui si
deve pure l'in iziativa per le scuole carcerarie; Ro
berto d 'Azeglio munifico promotore dell'educazione
infantile, fondatore di scuole serali per adulti; la
marchesa Giulia di Barolo geniale e generosa fon
datrice e organizzatrice di numerose opere assisten-
z ia li; G. Antonio Rayneri. allievo di Ferrante Aporli
e seguace del Rosm ini, il più noto sistematore della
pedagogia spiritualistica tra gli scrittori piemontesi
del Risorgimento; Amedeo Pevron che studiò l'or
dinamento dell'istruzione secondaria in Piemonte;
Giovanni Maria Bertini che ehlie di mira il carattere
formativo dell'educazione e contribuì alla compila
zione del codice creato da darlo Bonconipagni Di
Momhello *ul riordinamento deU'istruzione pub
blica; <pie«t*ultimo poi istituì i collegi-convitti na
ziona li: Vincenzo Trova che partecipò attivamente
al movimento delle « scuole di metodo » ed il
famoso
Ercole Ricotti: Domenico Berti uno dei promotori
della società d istruzione e di educazione in Pie
monte, patrono dell'i-truzione serale e domenicale
del popolo: Angelo Mosso propugnatore di una si
stematica educazione fìsica nelle scuole: Antonio
Marro noto psichiatra che
studiò
il problema della
educazione dal punto di vista medico pedagogico per
i fanciulli deficienti; Arturo Graf. G iuseppe Al
lievo . Giovanni Yidari ed altri insigni.
A fianco a lle in iz ia t i e scolastiche già segnalate,
va ricordato il vigoroso impulso dato da San Gio
vanni Bosco alla risoluzione dei problemi sociali at
traverso l'educazione, con la istituzione degli ora
tori e con la « educazione del lavoro ». nonché le
scuole tipicamente professionali istituite dal vene
rabile Leonardo Murialdo. fondatore della Pia So-
cità di S. G iuseppe.
Notissimo pure il movimento innovatore — reale
priorità |iedazogica — di San G iuseppe Benedetto
Gottolengo per la rieducazione dei minorati psichici
e fìsici.
Altro vanto della n«»stra città è costituito dalle
-cuole normali in genere, create a somigliànzà del
l'attuale istituto magistrale « I). Berti ». aperto nel
1K48 dal Berti stesso come «cuoia eratuita per
•
aspi
ranti maestre ».
In iziative di carattere speciale sono pure l'is t i
tuto Bonafous. la prima scuola-asilo per rachitici
fondata da Ernesto Ricardi di Netro. le benemerite
istituzioni per i sordomuti, la celebre scuola serale
San darlo sorta col patronato annesso e sempre fa t
tivo dei Duchi di Genova, la scuola per gli spazza
camini fondata a Torino nel IKHó. e, il più antico
di tutti, il R. Albergo di Virtù fondato da Emanuele
Filiberto nel ISttO.
Inoltre gli atti della fondazione e dei regolamenti
del R. do lleg io di Moncalieri e della R. Accademia
A lbertina, nonché la ricchissima autografoteca e la
speciale raccolta giobertiana posseduta dalla B ib lio
teca d iv ica contenenti lettere e documenti dei peda
gogisti che illustrarono la capitale del Regno Sardo
nella prima metà dcll'KOO. Molto interessanti sono
il Museo permanente didattico e missionario d e ll'i
stituto Salesiano, quello della dasa Editrice Para-
v ia . la raccolta di lavori, di modelli e di apparati
psicotecnici a ll'istituto industriale « P. Delpiano »
e alla R. Accademia Albertina, il Museo pedagogico
annesso alla biblioteca d e ll'is titu to pedagogico della
Facoltà di magistero.
Accanto ai m e t il i di insegnamento ideati dai con
cittadini Antonio Ambrosini. dal Bonatta. dalla
prof.«a Lea Mei per lo studio della geografìa, Torino
è la patria del metodo 'Icnografico « dima » recente
mente introdotto in forma ufficiale nelle scuole; la
nostra città vanta pure un primato negli impianti
radiofonici nelle scuole.
La prima scuola istituita in Italia dalla « drociata
contro la tulierrolosi » è stata la colonia profilattica
Principe—a Letizia a Lucento; «egnalate pure le in i
ziative di tipo agrario dei Salesiani e dei Fratelli
de lle Scuole dristiane. di tipo artigiano del do lleg io
Artigianelli. Istituto Albergo di Virtù, Istituto delle
Rosine, e degli Istituti salesiani di Torino e San Be
nigno. le numerossime scuole speciali serali, quelle
di tipo commerciale e professionistico, le scuole do
menicali e i corsi per vigilatrici di colonie create dal
Fascismo.
I
na caratteristica deU'attività pedagogico-politic
torinese, nella sua fiorente storia, consiste n e ll'in
dirizzo professionale, tecnico e popolare «empre te
nuto predente da parte di privati e di Enti in parti-
colar
m«NÌo
dal Risorgimento in poi.
Non po—iamo naturalmente qui dilungarci, come
vorremmo, ad illustrare le davvero innumeri ini
ziative rhe hanno vi»to realizzata, nel fatto scuola,
l'idea della educazione e della formazione del po-
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. Il n
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retto aristotelico dello Stato educatore
vi»e in tutta la *ua feconda »ignifirazH*ne nelle rea-
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