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L’igiene nei ricoveri di protezione antiaerea

Il formidahilt* sviluppo dell'arma aerea e le radi­

cali innovazioni tecniche nel suo impiego bellico o f ­

fensiva hanno posto in primo piano il problema dei

ricoveri antiaerei. La questione, che riveste anche

una notevole importanza igienica, è stata impostata

recentemente da G. Sangiorgi in un suo articolo

pubblicato sulla « Gazzetta del Mezzogiorno ».

Abbiamo pertanto ritenuto opportuno occuparci

piuttosto diffusamente di un argomento di così viva

attualità, esaminando le condizioni igieniche nei r i­

coveri e suggerire quelle norme che valgono a m i­

gliorarle e renderle compatibili col soggiorno pro­

lungato degli stessi ricoverati.

Nella costruzione di nuovi ricoveri e nell'adatta­

mento a tale scopo di locali preesistenti, si impone

la osservanza dei criteri igienici in modo da sod­

d isfare. oltre alle esigenze di protezione e di sicu­

rezza. anche la necessità di formare un ambiente sa­

lubre nel quale le funzion i organiche po-sano esp li­

carsi se non in modo perfetto per lo meno senza

pericolo per la salute degli <»ccupanti. cui dovranno

altresì fornirsi quelle indispensabili comodità ma­

teriali atte ad elim inare ogni sensazione di males­

sere.

Si è constatalo che solo il 30"n delle bombe lan ­

ciate su un agglomeramento urbano colpiscono gli

edifìci, le rimanenti cadono sii aree libere. Ne con ­

segue che mentre una minima parie della popola­

zione civ ile risulta direttamente colpita dalle offese

aeree, è invece comune a tutti sili abitanti il pericolo

di malattie inerente alla permanenza nei ricoveri.

L'allestimento dei rifugi deve quindi considerarsi

come una particolare applicazione dell'ingegneria

sanitaria, informata al concetto che sicurezza e b e ­

nessere dei rifugiati rivestono eguale importanza.

In Italia esiste il R. D . L. del 24 settembre 1936-

XIV. e la Legge del 6 giugno 1939-XYII. n. 1102.

che dànno norme per la sicurezza e l'ig iene dei

rifug i: sarebbe bene ch 'esse fossero meglio cono­

sciute dalla generalità della popolazione e . in ispe-

cie. dai medici e dagli ingegneri.

Il

problema igienico dei ricoveri è poi oggetto di

particolare studio da parte dell*K Unione Nazionale

Protezione Antiaerea » costituita con R. D. L. del

14 maggio 1936-XIV. allo scopo di proteggere la po­

polazione civile in ca>o di bombardamento aereo.

Es«a. oltre a «volgere attiva opera di propaganda,

impartisce norme pratiche per i singoli casi, me­

diante

l'esam e

dei progetti di ricovero antiaereo ne­

gli stabili di nuova costruzione e col preventivo pa­

rere |»er il permcs-o di abitabilità. L T W P . A. pre­

sta altresì opera di consulenza per la sistemazione

dei ricoveri di fortuna nelle ca«e di vecchia costru­

zione.

S

c e l t a

d u i

l o c a l i

.

Disponendo di un certo numero di locali idonei,

è bene tenere in giusta considerazione il rispettivo

orientamento, escludendo senz'altro nella scelta

quelli esposti a settentrione. Si osserverà l'ub ica ­

zione delle tubazioni del gas. dell'acqua, delle fo ­

gnature e dei vapori, evitandone la vicinanza o pro­

teggendole con efficace rivestimento. Sarà mante­

nuta la maggior distanza da eventuali depositi di so­

stanze comhu>tihili o di liquidi infiammabili.

Quando la camera di raccolta delle immondizie

trovasi al piano delle cantine, presso il rifugio, oc­

corre che sia a perfetta chiu-ura e vuotata giornal­

mente. Per tenere lontano i parassiti è opportuno

cospargere il contorno, di tanto in tanto, con una

soluzione di formalina (5%) e di latte di calce

( 2 0 “..). Il locale caldaie degli impianti a riscalda­

mento centrale deve essere provvisto di porta, per

impedire la propagazione al ricovero di esalazioni

nocive e moleste.

D

i f e s a

c o n t r o

l

'

i m i d i t v

.

L'umidità da capillarità si elim ina impiegando

nella costruzione dei muri malta ed intonaci idro­

fughi rivolgendo particolare attenzione all'efficace

isolamento del pavimento. Risponde Itene a llo sco­

po l'asfalto, di applicazione facile ed abbastanza

economica.

Nei ricoveri da costruire, l'isolamento migliore si

ottiene con la formazione di vespaio con voltini in

muratura — possibilmente aerato — sotto il pavi­

mento di cemento. Il rivestimento delle pareti con

legno è indicato per quelle molto umide ed in gene­

rale per le pareti del ricovero a diretto contatto col

suolo circostante, con l'avvertenza di lasciare sem­

pre una camera d'aria interposta.

C

a p a c it à

.

Deve essere proporzionata al numero degli uten­

ti. calcolando come minimo I mq. ogni due per­

sone. od ogni 200 me. di fabbricato. La superficie

totale non deVe essere inferiore ad almeno 1-10 del­

l'area occupata dallo stabile.

In considerazione dell'eventualità di permanenze

assai prolungate non si ritiene di poter ammettere

una maggior utilizzazione dello spaziti, neppure ove

la deficienza di superficie

sia

compensata da una

maggior altezza dei locali. £ noto infatti come Caria

degli strati superiori dei locali c'Hifinati contribui­

sca poco al rinnovo di quella degli strati inferiori —

in mancanza di aperture di ventilazione opportuna­

a