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mento d£l tulio gastroenterico ». Tali forme, «el»-

l*eue «li breve durata, sono pericolose perchè pos­

sono essere seguite da enterocoliti o da dissenteria

vera e propria per la v iru len ta /ione dei loro agenti

causali presenti nel lume intestinale.

Le donne durante il periodo mestruale sono più

facilmente esposte a subire danni dal raffredda­

menti». con turbe nelle regole.

Se diffìcile riesce l'esatta \ab itaz ion e d e ll'in ­

fluenza esercitata dal freddo, sta di fatto che tale

influenza, prescindendo da differenze di grado, è

incontestabile. Fissa può esplicarsi anche in altri

stati morbosi: laringite, tosse spastica. pleurite,

influenza, nefrite, affezioni artritiche, mialgie reu­

matiche. nevralgie.

Di conseguenza queste affezioni rappresentano il

maggior pericolo inerente al soggiorno in ricoveri

privi dei requisiti igienici fondamentali.

Prendendo ora in speciale considerazione le ma­

lattie infettive, è facile comprendere come la per­

manenza frequente e protratta nei ricoveri di masse

ingenti di popolazione,

possa

favorire l'insorgenza

e la diffusione di tali malattie.

Le condizioni ambientali già descritte rendono

facile la sopravvivenza dei germi patogeni ncH'ain-

hiente esterno , ma sopratutto le particolari cond i­

zioni nelle quali si trovano le persone affollanti>i

nei rifugi favoriscono la diffusione delle infezioni.

Sono specialmente quelle che si trasmettono con

Paria le più temibili in simili circostanze. Influen­

za. morbillo, scarlattina, d ifterite. per to»e pos«ono

facilmente diffondersi con i colpi «li tos*e. gli «tar­

miti. o anche semplicemente nel parlare ad alta

voce in ambienti affollati.

Il

rallentato ritmo delle reazioni immunitarie in

portatori sani di germi patogeni in stato saprofitario

può permetterne la virulentazione resa più facile

dai ripetuti passaggi da individuo ad individuo.

L indebolimento delle attività funzionali organiche

può pure affievolire gli stati di immunità acquisita.

Per le considerazioni suesposte è chiaro che. l 'in ­

fluenza dannosa esercitata dalle condizioni d'am ­

biente dei ricoveri su organismi già minorati da

patemi d 'an im o , dall'insufficiente riposo, da stra­

pazzi e da ipoalimentazione, frequente appannag­

gio del tempo di «uerra. può aumentarne la recet­

tività morbosa e facilitare la diffusione epidemica

di talune malattie.

P

r o f i l a s s i

.

Ai fini profilattici occorre anzitutto adottare gli

accorgimenti atti a proteggere le (icr-one dal fred­

do dei ricoveri: indumenti idonei, tralicci di Icsno

sovrapporti al pavimento, adatto rivestimento delle

pareti molto umide. Particolare attenzione deve ri­

volgersi alla protezione dei bambini a causa della

biro

-piccata sensibilità

vrr-«

gli

sbalzi

termici.

Dove esiste l'impianto centrale di riscaldamento

non è diffìcile collocare nell'interno del ricovero

un radiatore che servirà anche a migliorare le con­

dizioni di ventilazione. In mancanza si può sup­

plire con una piccola stufa elettrica.

Le prescrizioni individuali consistono nel divieto

di fumare e di fare movimenti esagerati o schia­

mazzi poiché queste azioni contribuiscono ad una

più veloce alterazione dei caratteri fisico-chimici

dell'aria confinata.

Per evitare infestazioni bisogna eseguire la siste­

matica distruzione dei topi, non permettere l'ac­

cesso ad animali domestici (can i, gatti) e curare la

buona tenuta degli ambienti nei quali non debbono

essere lasciate suppellettili (materassi, cuscini, co­

perte). che permettono ai parassiti di annidarsi e

di moltiplicarsi. I sedili dovranno essere di legno,

facili a lavarsi e a disinfettarsi, provvisti di schie­

nale e collocati a debita distanza dalle pareti.

L'accurata pulizia personale delle persone che si

affollano nei rifugi è la condizione prima per il

mantenimento dell'ig iene in tali ambienti. Sarebbe

pure bene evitare che affetti da malattie infettive

accedessero ai rifugi comuni. Per essi si dovrebbe

sistemare apposito rifugio utilizzando una cantina

isolata, lontana da quella adattata a rifugio collet­

tivo. La miglior soluzione è però quella di provve­

dere per tempo a ricoverare questi ammalati negli

appositi ospedali, limitando la concessione dell'iso-

lamento domiciliare alle forme morbose infettive

pitco diffusibili.

La prevenzione degli stati morbosi nei ricoveri

dipende, in gran parte, dalla rispondenza dei me­

desimi ai fondamentali requisiti igienico-sanitari

sopra e-posti e consistenti nel fornire ai locali pre­

scelti come ricovero temperatura adeguata, aria

pura e non troppo umida, buona illum inazione,

approvvigionamento idrico sufficiente, razionale al­

lontanamento dei materiali di rifiuti, ma anche dal­

lo spirito di civismo e di solidarietà che deve an i­

mare quanti sono esposti a pericoli e disagi comuni.

Concludendo, i ricoveri antiaerei rappresentano

ambienti nuovi in cui — per l'attuale stato di guer­

ra — molte persone di età. di condizioni ntciali e

di salute diverse, devono trascorrere periodi abba­

stanza lunghi di tem|M». rimanendo per tal fatto

esposte a notevoli e vari pericoli. K* bene abituarsi

•in d'ora a considerare questi ricoveri come dei lo ­

cali di ritrovo comune, abituali e non eccezionali.

*• cercare di migliorarne le cond izioni, studiandone

la •istemazione più adatta e l'utilizzazione più op-

portuna in base a quanto l'ig iene ci suggerisce e

ricordando altresì che la questione non riveste sol­

tanto un ‘ini|H»rtanza materiale, ma anche morale.

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